Cari lettori,
oggi parliamo di un romanzo breve che mi ha delusa, nel post trovate la recensione di Gli insolenti di Ann Scott.
Recensione
Alex, decide di lasciare Parigi per trasferirsi in Bretagna, lascia il lavoro, una città frenetica ma che ama per iniziare una nuova vita. Sta chiaramente affrontando una crisi di mezza età e pensa che questo cambio di prospettiva possa portare a un cambiamento positivo.
A Parigi rimangono i suoi due migliori amici Margot e Jacques, la nuova casa non è come se l'aspettava, il clima è più freddo, il paese è piccolo, ci sono poche attività, la situazione in cui si trova è molto diversa da quella di prima, non ci sono gli aperitivi, le cene, le uscite serali solo tanta pace e tranquillità.
Durante la narrazione ci sono pochi dialoghi, è un romanzo introspettivo, dove ci sono delle riflessioni sulla solitudine, sulla vita, sui social, sui rimpianti, sulle relazioni, sulla carriera.
Il libro è pervaso dalla malinconia, dalla tristezza, da un senso di amarezza verso un qualcosa che non può tornare, non ci sono grandi colpi di scena; è una sorta di analisi sulla vita e sul passato dei tre personaggi principali.
La prima parte l'ho trovata abbastanza interessante, meno la seconda che era anche più lenta, diciamo che vengono introdotti molti argomenti senza concluderne nessuno. Non capisco il perché di questo testo, non c'è uno scopo, inoltre il finale l'ho trovato davvero pesante e non era necessario aggiungere un' ulteriore serie di eventi che non si sarebbero conclusi. Questo ha creato molta confusione.
Lo stile l'ho apprezzato molto, l'autrice riesce a farti entrare nella psicologia dei personaggi, nelle loro riflessioni ma la trama è piatta e deludente dal punto di vista emotivo. I personaggi sono molto egocentrici, fanno parte di una società borghese snob, forse annoiati dalla loro vita, a volte superficiale e frenetica.
Finistère dove sono ambientati alcuni capitoli con protagonista Alex, è un luogo incantevole che interagisce poco però con la storia, avrei voluto saperne di più su questo paese.
Il libro è breve pertanto si legge con facilità e in poco tempo, ci sono dei passaggi e dei temi che possono far riflettere, anche se sono stati trattati in velocità, mentre altri risultano noiosi.
***
Trama
Dopo una giovinezza difficile, Alex, Margot e Jacques traghettano la loro esistenza verso la mezza età, forti di un’amicizia stretta e salvifica che li aiuta ad affrontare la vita frenetica di Parigi. Da qualche tempo, però, Alex sente che le manca qualcosa, che la sua esistenza sta inesorabilmente perdendo senso e slancio. Così un giorno molla tutto – il suo appartamento, il suo lavoro, la sua città, Margot e Jacques – e si trasferisce in Bretagna per abbracciare la solitudine della costa atlantica. La vita che si era immaginata, tuttavia, non corrisponde affatto alla realtà: la casa che ha affittato è grandissima ma vuota e inospitale, e persino fare la spesa si rivela una sfida. Giorno dopo giorno, diventa sempre più chiaro che, per fuggire dai fantasmi del passato, non basta andarsene altrove. Ma Alex non è tipo da arrendersi; sa benissimo che, per affrontare i tempi bui e i momenti difficili, bisogna fare buon viso a cattivo gioco. La penseranno così anche Margot e Jacques, rimasti soli a Parigi, oppure anche la loro strada sta per prendere una nuova direzione?
Nessun commento
Posta un commento