Cari lettori,
oggi parliamo di un libro che ho visto spesso e che mi ha incuriosita, avevo delle perplessità prima di iniziare la lettura, speravo in qualcosa di diverso e invece era quello che mi aspettavo.
Nel post trovate cosa penso del romanzo, C'è una lettera per te di Seungyeon Baek.
Recensione
Questo romanzo rientra in quel filone di pubblicazione che ormai invade le librerie negli ultimi anni, autori giapponesi e sudcoreani che creano storie a volte molto inverosimili, a volte quasi fantastiche, con l'intento di scappare dalla routine deprimente delle loro vite.
In questo libro si riscopre la bellezza di scrivere una lettera a mano, di inviarla a una persona sconosciuta, della bellezza, della porosità e dell'odore della carta, su cui si scrive qualcosa della propria vita, di se stessi, qualche problema che si sta affrontando oppure un sogno da realizzare. L'autore sottolinea come sia un gesto coraggioso scrivere una lettera, mettere a nudo i propri sentimenti e affidare un qualcosa di personale a una persona che non si conosce e anche accettare il giudizio altrui.
Apprezzo sempre le letture dove si esalta il valore delle piccole cose, il riscoprire la bellezza di una vita semplice e non frenetica, lo scrivere a mano, prendersi del tempo per se stessi.
Lo stile di scrittura è molto semplice, ho trovato che l'ambientazione interagisca bene con la storia e con i personaggi, come il passare delle stagioni faccia anche maturare ed evolvere le storie dei protagonisti, come anche Seoul cambi aspetto. L'autore riesce a rendere molto vivida l'ambientazione e il lettore si sente quasi come se fosse in Corea del sud se vivesse e vedesse i colori, i sapori e i rumori della città.
Credo che, nonostante il libro si basi su una storia vera, sia molto romanzato, purtroppo in alcune parti la trama punta troppo l'attenzione sui buoni sentimenti, sul lato umano delle persone e l'ho trovata davvero inverosimile.
Il romanzo è animato da buoni sentimenti, ci vuole far riflettere, cercare di trovare il coraggio per fare ciò che ci fa stare bene, che ci rende felici ma penso anche sia difficilmente realizzabile.
E' un libro e rimane tale, per qualche ora si può sognare non c'è nulla di male, solo che poi l'impatto con la realtà ti fa pensare che forse a volte le letture dovrebbero essere più veritiere.
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Trama
Chi spedisce una lettera è una persona coraggiosa. Il gesto, quasi dimenticato, di scegliere le parole e scriverle a mano nasce dal desiderio di aprire il proprio cuore a qualcuno. La giovane Hyoyoung conosce bene questa magia. Perciò ha deciso di creare un angolo, nella sua cartoleria nascosta tra filari di alberi, in cui lasciare una scrivania, carta e penna, e una cassetta della posta un po’ speciale. C’è una sola regola per chi vuole non scrivere il nome del destinatario, imbucare la propria lettera e andarsene con un’altra pescata a caso. Può sembrare strano, ma Hyoyoung sa che la storia di uno sconosciuto può essere la risposta che cerchiamo da tempo. Può dare la forza di inseguire un sogno, come nel caso del giovane impiegato Minjae; o essere lo stimolo per non rimandare una vacanza a lungo vagheggiata, come per Euna; o l’occasione di dire arrivederci a una persona amata, come per Woncheol; o, ancora, l’ispirazione che un artista come Yeonggwang cercava da tempo. L’inchiostro e le parole sono gli strumenti con cui Hyoyoung restituisce serenità ai suoi clienti. Ma forse è arrivato anche per lei il momento di rompere gli indugi e mandare un biglietto alla sorella, con cui non parla da anni. Perché, anche quando non ci si aspetta alcuna risposta, c’è sempre una lettera ad attenderci.
Ispirato a una vera cartoleria di Seoul, il romanzo di Seungyeon Baek ha conquistato gli editori di tutto il mondo e i lettori della Corea del Sud, dove è arrivato subito in cima alle classifiche dei libri più venduti. Una storia che invita a far rivivere un rito antico, come scrivere a mano, e trasmette il messaggio di non arrendersi mai e avere sempre la forza di esprimere i propri sentimenti.
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