La giurata di Claire Jéhanno

Cari lettori, 

oggi nel blog parliamo della prima recensione del 2025, è uno degli ultimi libri che ho letto l'anno scorso e per questo romanzo ho utilizzato un buono Amazon che mi aveva inviato la mia amica Maria.




Recensione


Anna Zeller viene scelta come giurata popolare per un presunto caso di omicidio e avvelenamento, la vittima è Gilberte Gagneron una signora anziana, tutto inizialmente fa pensare a un suicidio con degli antidepressivi. Viene accertato che non sia così, i sospettati sono Frédéric Gagneron il pronipote e la sua ex fidanzata Lucilre Moulin.

Questo caso riporta alla luce il caso di scomparsa in cui era stata coinvolta Anna nel 1997, la cugina Aurora era sparita, forse è stata rapita e mai più ritrovata, all'epoca la famiglia della protagonista viveva a Trémenc e utilizzava ancora il cognome del padre Boulanger, che poi cambiarono per non essere riconosciuti, visto che il caso fu molto discusso nel paese.

Il romanzo parte molto lento, tanta era la voglia di fermarsi ma ho continuato ugualmente per capire se qualcosa sarebbe cambiato, ero curiosa di sapere come si sarebbe concluso il caso e cosa si sarebbe scoperto in merito alla scomparsa di Aurora.

L'autrice non ti aiuta ad entrare nella storia era come se fossimo distanti e guardassimo dall'esterno le varie situazioni senza mai riuscire a costruire un'empatia con la protagonista. 

Ho trovato molto  interessante la descrizione di come si svolge il ruolo del giudice popolare di come non si possa parlare del caso, delle lunghe ore passate in tribunale, di come non si possa rifiutarsi di svolgere questo ruolo una volta che si viene scelti. Ma soprattutto di sentirsi inadeguati nel giudicare una persona e  condannarla a scontare una pena e restare per anni in carcere.

L'intreccio narrativo è ben costruito, l'autrice riesce a ben calibrare le due storie senza che una prevarichi sull'altra e riesce anche dopo la prima parte del libro, a tenere alta la tensione.

Anna, non ha mai superato quello che è successo alla cugina, il caso è ancora irrisolto, ma soprattutto la sua vita non è più quella di prima, una cosa del genere non si può superare facilmente e ancora oggi dopo quasi vent'anni è ancora tormentata da quello che è accaduto.

Lo stile del libro è molto semplice, devo dire che mi aspettavo sicuramente di più, visto che l'argomento era interessante pensavo che la narrazione mi avrebbe coinvolto maggiormente, ma nonostante la prima parte che ho trovato estremamente lenta, è un romanzo discreto che mi sento di consigliare.




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Trama

Alzate la mano destra e giurate di dire tutta la verità, nient'altro che la verità. La mia qualità è la verità? La tua voce? Ed è la stessa degli altri? La verità di Frédéric e Lucile è l'innocenza: no, dicono, non abbiamo strangolato la zia di Frédéric per impadronirci del suo denaro. La verità di Anna Zeller è la sua conoscenza del mondo. Il mondo ora ha deciso: deve essere addebitato di conseguenza. La mia domanda è se è necessario decidere concretamente il destino della persona che si trova a vivere in carcere a causa della sua libertà e reclusione? Perché la verità non è mai semplice. Non certo dove si trova Anna, dal fatto è vero che si tratta di Anna Boulanger. Un nome che è soltanto la prima delle prigioni che nascondono il suo passato e le cui porte si aprono a poco a poco, scardinate da ricordi fino ad allora rimasti sepolti. E, man mano che il processo avanza attraverso le testimonianze e le esperienze, la vita di Anna ha una nuova verità, tanto dolorosa quanto incontestabile: lei segreto che la tormenta da anni deve riemergere, costi quel che costi...

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