Il Bird Hotel di Joyce Maynard

 Cari lettori,

oggi parliamo del libro "Il Bird Hotel" di Joyce Maynard romanzo che mi è stato regalato da Giovanna, compagna di gdl.





Recensione

Dopo aver finito questo libro ho pensato molto prima di scrivere la recensione, non sapevo se mi fosse piaciuto o meno, avevo dei sentimenti contrastanti a riguardo, all'inizio la storia mi aveva molto coinvolta, la protagonista Irene mi aveva davvero colpita, però ad un certo punto tutto è cambiato. Quando la sua storia è stata "accantonata" a favore di altri personaggi minori, il libro ha perso la sua forza iniziale, sembrava un altro romanzo.

Quello che mi ha colpito di più è la capacità dell'autrice di descrivere le varie scene e ambientazioni in maniera molto vivida e acuta, era come se stessimo vedendo la scena con i nostri occhi, i vari particolari e dettagli che ha colto mi hanno davvero impressionata.

La storia di Irene mi ha colpito molto, però ho trovato che ad un certo punto perdesse la verosimiglianza che deve avere un libro di narrativa, una coincidenza in particolare mi ha lasciato molto perplessa e non mi sono spiegata il perché di questa scelta dell'autrice. Un'altra critica che posso fare è che non ho capito come mai Irene passi in secondo piano, le varie storie che leggiamo con tutta una serie di personaggi non la coinvolgono direttamente e allora perché renderla prima la protagonista e poi per oltre metà libro lasciarla come personaggio marginale? Ad un certo punto le cose sembravano accadere a Irene, senza che lei venisse coinvolta in prima persona, sembrava una spettatrice della sua vita, impotente e immobile.

Questo libro tuttavia affronta molti temi importanti come la perdita, il lutto, la ripresa della propria vita, la resilienza, l'amicizia, l'amore, la differenza culturale ma forse mai in maniera così approfondita dal punto di vista emotivo, mi sono sempre sentita un po' in disparte come lettrice. Manca un po' di anima, un po' di cuore sembra una storia senza una vera e propria trama definita, ad un certo punto erano quasi dei racconti slegati tra di loro.

Lo stile l'ho trovato molto semplice e in alcuni punti piatto, non molto coinvolgente e i vari personaggi, forse troppi che ci vengono presentati, risultano superficiali e la loro storia non è stata sviluppata.

E' un vero peccato, era meglio concentrare la storia sulla protagonista e non creare tutte queste sottotrame che a mio avviso hanno distolto il lettore dalla trama principale.

Questo libro non mi ha coinvolto molto, forse non ho compreso fino in fondo cosa mi voleva comunicare l'autrice, a volte succede e mi dispiace perché ho visto il potenziale che poteva avere questa storia.


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Trama


Irene è sola al mondo: da piccola ha cambiato nome, dopo che la madre è rimasta vittima di una bomba innescata dal gruppo di attivisti che frequentava; poi, artista emergente a San Francisco, ha perso marito e figlio in un incidente fatale. Senza più stimoli né prospettive, arriva quasi per caso in Centroamerica, in un villaggio affacciato su un lago ai piedi di un vulcano. Qui trova alloggio a La Llorona, l’albergo meraviglioso e decadente di Leila, una donna che come lei ha alle spalle un passato complicato. Irene non sa raccontare di sé, non lo ha mai la paura che la sua vera identità venga scoperta e il dolore per il doppio lutto subìto la paralizzano. Così, ogni sera Leila la distrae con le storie degli ospiti che negli anni sono passati di lì. Grazie a lei, Irene riscopre interesse per la vita e ricomincia persino a disegnare. Finché Leila all’improvviso le lascia in eredità l’albergo, a patto di restaurarlo anno dopo anno, Irene ricostruisce anche se stessa, trovando in Tom l’amore inaspettato che sembra scritto nel suo destino. Il Bird Hotel è la storia romantica di una donna in fuga da tutto, che trova la forza di non arrendersi e continuare a sognare. Come in L’albero della nostra vita, Joyce Maynard intreccia cultura pop e storia americana, e celebra il potere salvifico della natura e dell’arte, semi da cui può germogliare la speranza anche nei momenti più cupi.






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