Rincorrendo l'amore di Nancy Mitford

Cari lettori, 

oggi vi propongo questo romanzo che ho letto con le amiche del gruppo di lettura, Valeria, Giovanna, Giuliana e Samantha.



(La mia edizione si intitola Inseguendo l'amore edita Giunti ma si trova anche come Rincorrendo l'amore edita per esempio da Adelphi)



Recensione

Chi non conosce la famosa famiglia aristocratica inglese dei Mitford?

La vita delle sorelle Mitford fu molto travagliata, forse più complicata di un romanzo, Nancy Mitford la maggiore delle sorelle fu anche una scrittrice e Rincorrendo l'amore non fu il suo primo romanzo ma i precedenti non ebbero successo come questo, fu pubblicato nel 1945 e la sua famiglia riconobbe alcuni similitudini tra di loro e i personaggi inseriti nella storia.

La narrazione è affidata a Fanny, la donna modello per l'epoca, matura, seria e poco appariscente che racconta la sua vita e quella della cugina Linda, un personaggio ben più superficiale, sciocco e ingenuo. 

La prima parte l' ho trovata molto lenta ed era dedicata all'infanzia, alla crescita fino all'età adulta delle due protagoniste.

La storia è incentrata su Linda e sulla ricerca dell'amore perfetto quasi impossibile da trovare, lo idealizza, lo cerca, si illude di averlo trovato, lascia tutto per inseguirlo ma in realtà non riesce quasi mai ad afferrarlo, o forse alla fine ci riuscirà.

I suoi ideali amorosi si differenziano dalla sue esperienze, dalle scelte che compie, dai suoi mariti, gli uomini che incontra sono terribili,  il primo era un banchiere egoista e conservatore, poi un socialista e infine un narcisista aristocratico francese.

Linda è una donna ingenua, a volte un po' stupida,  si illude di trovare l'amore che legge nei libri ma che non esiste, vive di passioni brevi, di amori idealizzati, cerca sempre il vero amore trascurando alcuni aspetti importanti della sua vita, per esempio la sua prima figlia.

Compie delle scelte senza ragionare, senza pensare alle conseguenze, è egoista, è  viziata ma è anche estremamente libera. Usa più il cuore che la testa, certo non possiamo biasimarla è cresciuta ed è stata educata in questo modo non poteva  diventare una donna diversa.  Linda sapeva di non essere una donna intelligente e scaltra  ma non le importava più di tanto, cercava l'amore, il suo posto nel mondo, un modo per essere utile, per essere felice.

Lo stile di scrittura è la cosa che mi ha affascinato di più molto descrittivo, ironico e divertente, ma forse mi sarei aspettata maggiore caratterizzazione e attenzione verso le due protagoniste che a volte sembrano unidimensionali, con poco spessore. 

Il libro è una sorta di satira sul mondo borghese degli anni trenta del Novecento, di come gli aristocratici inglesi vedevano la situazione economica, sociale e politica degli altri paesi, dei loro vizi e capricci, del giudizio sulla condotta morale delle donne nei confronti di un mondo che stava vivendo in un'epoca di grandi cambiamenti.



Dal libro è stata tratta anche una serie tv, che ho visto e devo dire che mi è piaciuta molto ed è molto fedele al romanzo.











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Trama

Prima di Rincorrendo l’amore, Nancy Mit­ford – la maggiore delle sei bellissime, stra­vaganti e alquanto scandalose figlie del ba­rone Redesdale – aveva scritto quattro ro­manzi: con scarso successo e scarsissimi be­nefici per le sue precarie finanze. Fu l’ami­co Evelyn Waugh a incoraggiarla a ripro­varci; e fu l’incontro con l’uomo che sa­rebbe diventato il grande amore della sua vita (Gaston Palewski, colonnello delle for­ze armate della Francia libera) a fornirle l’ispirazione. Non a caso nel libro, a lui de­dicato, Palewski compare sotto le spoglie del seducente Fabrice, che farà innamora­re di sé Linda, la svagata e incantevole pro­tagonista. E questa volta il successo fu im­mediato e fenomenale, poiché a un pub­blico provato dagli stenti della guerra il ro­manzo forniva i suoi ingredienti preferiti: l’amore, l’infanzia, i veleni e il fascino ine­sauribile dell’alta società inglese. «Come tutti i grandi romanzi», ha scritto Alan Ben­nett, Rincorrendo l’amore è «un altro mon­do», che dopo oltre tre quarti di secolo non ha perso un grammo della sua piacevolez­za. Un mondo in cui Nancy Mitford mette in scena i suoi personaggi, inguaribilmente eccentrici ma dalle maniere impeccabili, protagonisti di amori ardenti e insieme ri­dicoli, con un perfetto dosaggio di ironia, indulgenza e ferocia.


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