Posto sbagliato, momento sbagliato di Gillian McAllister

 Cari lettori, 

ennesimo thriller ed ennesima delusione, ora vi racconto meglio nel post.






Recensione

L'inizio di questo libro è veramente coinvolgente, fai fatica a staccarti, questo continua fino a circa un quarto del romanzo, poi la narrazione inizia ad annoiare, la storia si trascina e si perde interesse per la narrazione.

Credo che l'idea di partenza, non sia affatto male, siamo a fine ottobre, in pieno autunno e la protagonista Jen sta preparando le zucche per il vicinato e  aspetta il figlio che ritoni a casa, è appena passata l'una ma di Todd non c'è traccia. E poi lo vede dalla finestra, il ragazzo accoltella un uomo, uno sconosciuto a quanto sembra. 

Non si sa il motivo, Todd non dice niente, solo che ha dovuto farlo, Jen è un avvocato ma non penalista ma cerca di chiamare tutti i suoi contatti e di trovare qualcuno che lo possa difendere.

Non riesce a credere che suo figlio sempre così solare e felice possa aver fatto una cosa del genere. Ma il giorno dopo quando si sveglia, capisce che qualcosa non va, suo figlio non è stato arrestato e il crimine non è avvenuto, guarda la data sul calendario ed è il giorno prima dell'accoltellamento. E così ogni giorno il tempo torna indietro e sarà per Jen una sfida per scoprire la verità.

Questo tornare indietro ha reso la narrazione alquanto monotona, la stessa protagonista Jen, non è stata approfondita a dovere e l'ho trovata fredda e priva di emozioni.

E' stato interessante la parte in cui si cerca di analizzare il rapporto genitori e figli, ma è molto lontano da molti altri domestic thriller che a mio avviso meritano di essere letti.

L'autrice ha infarcito il romanzo di dettagli non necessari che hanno rallentato il ritmo  e hanno reso la storia noiosa, tutta la parte centrale era da ridurre di almeno un centinaio di pagine, a volte non serve che un thriller sia eccessivamente lungo per essere interessante.

A mio avviso era anche prevedibile, il finale non era così entusiasmante e mi aspettavo qualcosa di più.

L'autrice ha saputo coinvolgermi nella prima parte della storia, ma poi si è persa nell'allungare una storia e nella testardaggine di continuare a tornare indietro nel tempo.

Lo stile è molto semplice, la suspence e il ritmo sono quasi inesistenti per essere considerato un thriller, degno di questo nome.


***


Trama


È appena scoccata la mezzanotte nei tranquilli sobborghi di Liverpool. Jen, affacciata alla finestra, sta aspettando che il figlio diciottenne torni a casa. Non ha rispettato il coprifuoco. A un certo punto ecco che il ragazzo compare, ma non è solo: si sta avvicinando a qualcuno, e ha qualcosa in mano. Impietrita, nel giro di pochi secondi Jen assiste a una scena che non si sarebbe mai immaginata: suo figlio accoltella un uomo. Non riesce a crederlo. Todd, un adolescente spiritoso e felice, ha appena ucciso uno sconosciuto, proprio lì, sulla strada di casa, sotto ai suoi occhi. Non sa chi sia. Non sa perché. Sa soltanto che il suo futuro è distrutto. Diverse ore più tardi, si addormenta sul divano, stremata. Ma quando si sveglia… è il giorno precedente. La scena da incubo a cui ha assistito non ha ancora avuto luogo. Questo strano viaggio a ritroso nel tempo comincia a ripetersi a ogni risveglio: è l’occasione, per Jen, di ripercorrere la loro vita familiare alla ricerca di indizi. Tassello dopo tassello, emergono dei particolari su suo figlio di cui era completamente all’oscuro, e la faccenda si fa sempre più inquietante. Da qualche parte, nascosta nel passato, c’è una soluzione, e Jen non ha altra scelta: deve trovarla.

In che misura le colpe dei figli dipendono dai genitori? Crediamo di conoscere le persone che amiamo, ma è proprio in famiglia che si nascondono i segreti più inconfessabili. Gillian McAllister, autrice bestseller di fama internazionale, firma il thriller dell’anno: un avvincente mistero che si annida tra le mura domestiche e si svela poco a poco, in un crescendo di tensione costruito in maniera magistrale.

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