Cari lettori,
oggi parliamo del libro Il miraggio, questo romanzo è il terzo e ultimo libro della serie dedicata all'ispettrice Mina Dabiri e al mentalista Vincent Walder.
Recensione
Questa storia, a mio avviso, è stata la più avvincente di tutta la trilogia, siamo a Stoccolma e ormai il Natale è alle porte, le luci illuminano un'atmosfera già magica, come solo i paesi nordici possiedono.
Da una parte il ministro della Giustizia che viene minacciato e gli rimangono solo quattordici giorni, un'ora e dodici minuti da vivere e dall'altra vengono ritrovate delle ossa umane in un tunnel della metropolitana ma non si fermeranno qui, perché verranno trovati altri resti.
Il caso che coinvolge Mina e Vincent sarà intricato e non così semplice, tra enigmi da risolvere e matasse da sbrogliare, seguiamo anche la vita privata dei protagonisti.
Nonostante il libro sia lungo circa seicento pagine, si legge molto velocemente e mi sembrava di aver ritrovato perfino la Läckberg che conoscevo e ammiravo anni fa, il suo stile così unico e coinvolgente che mi aveva fatto appassionare alla serie dedicata ai delitti di Fjällbacka.
Alcuni parti però erano noiose e alcuni personaggi e storie secondarie hanno fatto diminuire il ritmo della storia, per fortuna non erano così rilevanti e non hanno influito sulla narrazione, però a mio avviso potevano essere tranquillamente eliminate.
Alla fine c'è una sorpresa, non c'erano segnali per questo colpo di scena finale, da una parte può essere considerato geniale ma dall'altra può portare un po' di amarezza perché la trilogia è conclusa, pertanto non apporta nulla di più alla storia. Non mi aspettavo che finisse qui la serie ma evidentemente per l'autrice ci saranno dei nuovi progetti.
Vi consiglio di leggere i libri in ordine di uscita, in quanto si racconta anche la vita personale dei protagonisti e leggendoli in disordine non capireste fino in fondo né la storia né l'evoluzione dei personaggi.
Ho apprezzato molto il cambiamento che hanno avuto Mina e Vincent, sono stati scritti in maniera verosimile e sono credibili, non appaiono unidimensionali o statici, questo è sicuramente un aspetto positivo di quando si legge una serie.
Un buon thriller.
***
Trama
A Stoccolma il Natale si avvicina e la città si riempie di luci, ma per qualcuno la festa si annuncia amara. Una misteriosa telefonata al ministro della Giustizia segna l’inizio di un conto alla rovescia che lo spinge inesorabilmente incontro al giorno fissato per la sua morte. Come se non bastasse, in uno dei tunnel abbandonati della metropolitana viene ritrovato un mucchio di ossa umane. Potrebbero appartenere allo scheletro di un noto esponente della finanza, scomparso da qualche tempo? Mina Dabiri, la poliziotta ossessionata dai microbi, assume la guida delle indagini. Ma gli indizi scarseggiano e non le resta che tornare a chiedere aiuto a Vincent Walder, il maestro mentalista che molti ritengono capace persino di leggere nel pensiero.
Con il ritrovamento di un altro mucchio di ossa, l’inchiesta si cosa nascondono realmente le profondità della capitale? Chi e perché sta braccando il ministro? A conclusione della loro appassionante trilogia, Camilla Läckberg e Henrik Fexeus fondono ancora una volta talenti e competenze per creare una trama incalzante, incentrata su numeri, codici e giochi mentali, e firmano il gran finale di una serie in cui, grazie a una sorta di effetto ipnotico, il coinvolgimento è totale.
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