Isola di Katrine Engberg

Cari lettori, 

oggi parliamo di un thriller danese che non ha soddisfatto le mie aspettative ma con un'ambientazione davvero stupenda.




Recensione

Questo libro fa parte di una serie,  è il quinto libro scritto dall'autrice, mentre il quarto pubblicato in italiano, non ho ancora capito per quale motivo non ne sia stato tradotto uno. Manca all'appello il secondo della serie dal titolo "Blodmåne"del 2017.

L' ambientazione di questo romanzo è stupenda ed è l'isola danese di Bornholm dove Jeppe Kørner, detective, è in  congedo dalla polizia e dove ha deciso di rifugiarsi per stare un po' da solo.

Vedendo le immagini su internet questa location è davvero molto suggestiva e ideale per una vacanza tranquilla all'insegna del relax.

La collega di Jeppe, Anette Werner deve indagare su un cadavere ritrovato in un parco giochi, come ogni romanzo di questa serie si parte da un brutale omicidio per poi scoprire una serie di segreti legati proprio all'isola in cui si trova Kørner. 

Parte molto bene questo libro, però rispetto ad altri di questa serie, l'indagine e lo sviluppo narrativo l'ho trovato davvero lento e non così avvincente. I personaggi sono poco caratterizzati e poco interessanti, noioso il POV al passato. 

Il finale è la parte che ho apprezzato di più perché c'era ritmo, con poche descrizioni e più azione come doveva essere anche il resto del libro.

Sembra che questo libro sia l'ultimo della serie, è stato scritto quattro anni fa e non ne risultino più di pubblicati, pertanto non so se ci sarà un seguito.

Se volete leggere la serie partite dal primo libro altrimenti avrete troppa confusione.

Lo stile di scrittura è stato la cosa migliore di questo romanzo,  l'autrice si conferma una buona penna e capace di costruire storie verosimili e avvincenti anche se qui il ritmo è stato completamente assente, un vero peccato. 

***


Trama

L'investigatore Jeppe Kørner, in congedo e con il cuore spezzato dopo una storia d'amore finita male, si è rifugiato sull'isola di Bornholm, nel mar Baltico, dove ha intenzione di trascorrere l'inverno. Non lontano da lui ha preso casa anche l'ex docente di letteratura (ora scrittrice) Esther de Laurenti che, al lavoro sulla biografia di un'antropologa dal passato misterioso, cerca di fare i conti con uno schiacciante senso di vuoto seguito alla scomparsa di una persona a cui ha voluto bene. Non passerà molto tempo prima che entrambi vengano strappati alla solitudine per essere trascinati in un caso che cambierà la loro vita. In un parco pubblico di Copenaghen, infatti, viene ritrovata la metà del cadavere di un uomo, tagliato in due per il lungo e fissato in una valigia. Il caso è affidato ad Anette Werner, spalla di Kørner alla sezione Omicidi della capitale danese, e tra tutti i luoghi possibili l'unica pista individuata porta proprio a Bornholm. Di nuova una squadra, i due poliziotti e la loro anziana amica si ritrovano involontariamente al centro di una tortuosa inchiesta che li costringerà a riesumare antichi conflitti ea indagare insieme i segreti custoditi dalla piccola isola. Con un clamoroso colpo di scena, Katrine Engberg chiude la sua prima serie, definita da Oprah Winfrey «un'appassionante novità nel pantheon del giallo nordico». Protagonista dei quattro episodi è una Copenaghen molto nera e tutta da scoprire, popolata di personaggi indimenticabili e inquietanti storie poliziesche, che racchiudono anche momenti di grande umorismo, calore e umanità.

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