L’allodola vola su Candleford (Vol. 2) di Flora Thompson

 Cari lettori, 

due anni fa avevo parlato nel blog del primo volume della trilogia di Lake Rise to Candleford, oggi invece andiamo avanti con il secondo romanzo che ho trovato molto diverso dal primo.





Questo libro, come abbiamo detto, è il secondo volume di una serie, è stata una lettura piacevole ma molto lenta, ho trovato sicuramente degli spunti interessanti e delle parti che mi hanno coinvolta ma sono state troppo brevi.

Seguiamo la vita di Laura, che sta crescendo e inizia ad andare a scuola,  la vediamo trascorrere le sue estati  ma soprattutto osserviamo l'evoluzione della società e dei nuovi progressi che stanno arrivando anche nella campagna come per esempio il giornale.

Se il primo libro non aveva una vera e propria trama, ma descriveva il periodo storico e sociale di un villaggio inglese alla fine dell'Ottocento, questo invece ha come protagonista Laura e le sue esperienze quotidiane, le sue piccole e grandi scoperte. Anche questo libro non lo posso definire con una vera e propria narrazione, è come se gli eventi all'interno di questo villaggio dovessero ancora partire, come se questi due libri fossero in preparazione per il terzo.

Viene descritto in maniera approfondita sia il personaggio di Laura che il fratellino e iniziano a capire e a delineare le loro personalità, il loro carattere e a capire che persone saranno da adulti.

A raccontare la storia è una Laura matura, che ricorda la sua vita e la sua infanzia e questo lo intuiamo perché ci sono dei dettagli su quello che accadrà negli anni a venire.

E' interessante capire come si viveva in un villaggio inglese e non in una grande città come Londra, come spesso accade molte cose che oggi diamo per scontato per l'epoca erano delle scoperte che potevano migliorare notevolmente la vita delle persone.

A mio avviso, il primo libro era più interessante, l'autrice era riuscita a rendere coinvolgente la narrazione semplicemente con la sua bravura, raccontandoci però come si viveva in quegli anni. E forse la cosa che rendeva la lettura piacevole e diversa dai soliti classici era l'ambientazione in un paesino rurale.

Avrei preferito che la protagonista fosse una Laura adulta, i dettagli dell'infanzia e dell'adolescenza li avrei trattati in maniera decisamente più veloce. Inoltre anche in questo romanzo non c'è una vera e propria storia, seguiamo quello che fa Laura come trascorre gli anni ma siamo ancora lontani dalla vera e propria narrazione che a quanto sembra ci dovrebbe essere nel terzo libro da cui è stata tratta anche una serie tv.

Nonostante questo credo sia un libro che rientri nella confort zone di chi ama la letteratura inglese di otto e novecento, non credo possa essere una lettura piacevole per tutti.

Se amate di più seguire le vicende di quegli anni senza descrizioni e senza approfondimento sociale credo che questo libro non faccia per voi.

A me ha colpito soprattutto lo stile dell'autrice che ha sicuramente uno spiccato talento narrativo e riesce con la sua sottile ironia e bravura a rendere piacevole un romanzo senza una vera e propria struttura e trama. E' sicuramente notevole il modo in cui descrive questo piccolo villaggio inglese, sembra di essere lì con i protagonisti a osservare ciò che succede.

Se avrò la possibilità di leggere tradotto anche il terzo libro della serie, vedremo se la situazione cambierà e spero che entreremo finalmente nella vita di questo villaggio inglese. 


***


Trama


L’allodola vola su Candleford è un’opera celeberrima della letteratura anglofona mai giunta prima in Italia. Nel primo volume il lettore aveva conosciuto Laura, alter ego della scrittrice, da bambina, e la sua vita in un minuscolo paesino della campagna inglese sul finire del XIX secolo. Nel secondo volume qui presentato il lettore incontra una Laura più matura, alle prese con il passaggio all’età adulta, una romanziera in erba dotata dell’acume della fine osservatrice e di un sottile umorismo. Laura conosce e ci racconta il mondo fuori dal paesino di Lark Rise in cui è cresciuta: la cittadina di Candleford, tanto sognata, con le sue misteriose e affascinanti bizzarrie moderne. Flora Thompson, sorta di scrittrice-antropologa che conserva ancora oggi un’aura enigmatica, ha scritto un’opera-mondo indimenticabile e ha saputo ritrarre il crepuscolo della società rurale e l’inizio della modernità come la conosciamo.

Nessun commento