Cari lettori,
oggi parliamo di un libro leggero ma con una tematica molto attuale.
Leggendo questo romanzo mi sono chiesta quante volte nel lavoro mi sono sentita così, senza speranza, in un labirinto senza uscita. Molti potrebbero dire se il lavoro non fa più per te o non ti trovi più bene la soluzione è semplice, basta cambiare. Ma anche farlo è difficile, cercare un altro impiego è complicato tanto quanto rimanere in un posto in cui non ci si sente più bene. Al colloquio ti devi "vendere" per quella che non sei, devi essere spigliata, dinamica, autonoma, intraprendente, conoscere le lingue, anche se il lavoro per il quale sei candidata, non lo richiede. Devi sembrare una persona piena di interessi, che simpatizza facilmente, che si adatta alle sfide e che le vince. Anche se il lavoro che devi svolgere è quello di portare dei caffè e organizzare l'agenda del tuo responsabile. Magari la vera te stessa vorrebbe solo alla sera fare un bagno rilassante, indossare una tuta e sdraiarsi sul divano con un plaid e una buona tazza di tè a leggere un libro o a vedere una serie tv. Invece devi sembrare una persona che preferisce fare vita sociale, partecipare a feste, avere mille interessi diversi tra di loro, arrampicata, cucito, cinema altrimenti passi per quella che non deve essere scelta. Perché se non fai le stesse cose che fanno gli altri sei da escludere. Anche se il tuo lavoro è un semplice data entry, anche se fai un part time e non hai nessuna prospettiva di carriera possibile. Sono esagerata? No, è la verità .
E non esiste l'inclusione. Qui non centra essere donna o uomo, non parliamo di differenze di genere. L'importante è "sembrare" felici, partecipare alle iniziative aziendali, aperitivi, team building, essere presenti agli eventi sociali anche se sei invisibile.
Così si sente Sasha, la sua vita ruota attorno a un lavoro che non le piace più, ha attacchi di panico, si sente vuota ed è terribilmente stanca, non ha nemmeno il tempo di praticare sport o di dedicarsi a qualche hobby, così un giorno decide di lasciare tutto e andarsene. Sceglie di andare in un villaggio del Devon, che le ricorda i bei momenti trascorsi nella sua infanzia e di dedicarsi alla riscoperta di se stessa.
Per la protagonista sarà la scelta giusta o l'ennesimo fallimento? Sophie Kinsella con la sua solita ironia punta l'attenzione sul mental breakdown, un tema molto attuale e ci riguarda da vicino. Un argomento da non sottovalutare, difficile da riconoscere e da combattere ma che non possiamo evitare, succede a tutti in un momento della vita e ci sono solo due strade da percorrere: sopravvivere oppure cambiare, reinventarsi ma non a tutti va bene, la maggior parte di noi fallirà .
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Trama
Cosa sta succedendo a Sasha? A trentatré anni ha un ottimo lavoro, almeno sulla carta, che però le toglie tutte le energie. Si sente terribilmente stanca, non frequenta più gli amici, di amore e sesso non vuole neanche sentir parlare, ha attacchi di panico e prova un senso di vuoto e di profondo disorientamento. In poche parole, non ce la fa più. È esaurita. Così un giorno, di punto in bianco, scappa a gambe levate dal suo ufficio determinata a non tornare indietro. Incoraggiata da sua madre e piena di buoni propositi, decide di partire per cercare di riprendersi dal burnout. Sceglie un posto che le è caro, un villaggio sulle coste del Devon dove ha passato con la famiglia i momenti più felici della sua infanzia. Una bella vacanza al mare fuori stagione è proprio quello che ci vuole. È febbraio, fa un freddo tremendo e l'hotel dei suoi ricordi non è più quello di un tempo, cade a pezzi ed è popolato da personaggi a dir poco stravaganti. Ma soprattutto Sasha deve condividere la spiaggia con Finn, l'unico altro ospite dell'albergo, un uomo scorbutico, insopportabile e stressato come lei. Non hanno niente da dirsi e si tengono alla larga fino a quando sulla sabbia compaiono dei messaggi misteriosi che potrebbero essere rivolti proprio a loro due. E se avessero più cose in comune di quanto non credano? In questa nuova commedia romantica, Sophie Kinsella affronta un tema serio e delicato come il burnout con piglio inimitabile e grande ironia, senza perdere di vista il suo innato ottimismo.
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