[RECENSIONE] Le ricette della signora Tokue di Durian Sukegawa

Cari lettori, 

oggi parliamo del libro "Le ricette della signora Tokue" di Durian Sukegawa 






Recensione


"Sentarō passava tutto il giorno alla piastra di cottura. La bottega era al fondo di un vicolo dietro la ferrovia, in una via commerciale chiamata Sakuradōr, via dei ciliegi."


Questo è un libro breve ma molto intenso, una storia emozionate con due protagonisti molto diversi, Sentarō e Tokue.

Sentarō  ha un passato difficile e doloroso, deve salvare un debito e ora lavora in un negozio che vende  dorayaki, che sono delle frittelle simili a dei pancake oppure a del pan di spagna che vengono serviti con una salsa di fagioli azuki. 

Le vendite del negozio non sono così brillanti, il protagonista cerca un dipendente che lo aiuti in cucina e un giorno si presenta per il lavoro un'anziana signora di nome Tokue, che ha settantasei anni.

Il giovane non crede che la donna possa essere adatta per il lavoro, ma quando assaggia la sua salsa per i dorayaki, non ha dubbi e la assume e anche gli affari del negozio vanno decisamente meglio.

Sentarō  aveva il sogno di diventare uno scrittore, ora si deve reinventare e trovare uno scopo nella sua vita, mentre Tokue ha avuto una vita dolorosa e drammatica alle spalle, che scopriremo leggendo la storia.

Ricominciare da zero non è mai troppo tardi, come la speranza di inseguire i propri sogni e il cibo in questo caso unisce due persone che probabilmente non sarebbero mai incontrate. Una storia piena di umanità, che ti fa riflettere sul valore delle persone che sembrano non averne più, quando non sono più utile per la società. 

La storia si è allungata troppo soprattutto nell'ultima parte del romanzo, questo ha sicuramente influito negativamente sul mio giudizio, diciamo che leggo autori giapponesi già da alcuni anni e orami conoscono bene o male il loro modo di raccontare la narrazione e devo dire che non mi dispiace. In questo testo però qualcosa non ha funzionato, la storia è diventata sempre meno interessante fino a che la volevo abbandonare, ma il fatto che ormai ero prossima alla conclusione mi ha fatto continuare la lettura.

Lo stile è molto semplice  ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi principali e nel complesso la ritengo una buona lettura però, come dicevo prima, mi è mancato qualcosa che me lo facesse apprezzare di più.


***


Trama

La modesta bottega di dolciumi di Sentarō comincia a prosperare con l'arrivo dell'anziana signora Tokue. Il pasticciere si convince ad assumerla dopo aver assaggiato il suo delizioso e inimitabile an, la confettura di fagioli rossi usata per farcire i dorayaki. Ma Tokue nasconde un segreto ben più inconfessabile della ricetta di una confettura.


Sentarō è un uomo di mezza età, ombroso e solitario. Pasticciere senza vocazione, è costretto a lavorare da Doraharu, una piccola bottega di dolciumi nei sobborghi di Tōkyō, per ripagare un debito contratto anni prima con il proprietario. Da mattina a sera Sentarō confeziona dorayaki - dolci tipici giapponesi a base di pandispagna e an, una confettura di fagioli azuki - e li serve a una clientela modesta ma fedele, composta principalmente da studentesse chiassose che si ritrovano lí dopo la scuola. Da loro si discosta Wakana, un'adolescente introversa, vittima di un contesto familiare complicato. Il pasticciere infelice lavora solo il minimo indispensabile: appena può abbassa la saracinesca e affoga i suoi dispiaceri nel sakè, contando i giorni che lo separano dal momento in cui salderà il suo debito e riacquisterà la libertà. Finché all'improvviso tutto cambia: sotto il ciliegio in fiore davanti a Doraharu compare un'anziana signora dai capelli bianchi e dalle mani nodose e deformi. La settantaseienne Tokue si offre come aiuto pasticciera a fronte di una paga ridicola. Inizialmente riluttante, Sentarō si convince ad assumerla dopo aver assaggiato la sua confettura an. Sublime. Niente a che vedere con il preparato industriale che ha sempre utilizzato. Nel giro di poco tempo, le vendite raddoppiano e Doraharu vive la stagione piú gloriosa che Sentarō ricordi. Ma qual è la ricetta segreta della signora Tokue? Con amorevole perseveranza, l'anziana signora insegna a Sentarō i lenti e minuziosi passaggi grazie ai quali si compie la magia: «Si tratta di osservare bene l'aspetto degli azuki. Di aprirsi a ciò che hanno da dirci. Significa, per esempio, immaginare i giorni di pioggia e i giorni di sole che hanno vissuto. Ascoltare la storia del loro viaggio, dei venti che li hanno portati fino a noi». Come madeleine proustiane, i dolcetti giapponesi diventano un pretesto per i viaggi interiori di Sentarō e Tokue, fra i quali si instaura un legame profondo che lascia emergere segreti ben più nascosti e ferite insanabili. Con l'autunno, però, un'ombra cala sulla piccola bottega sotto al ciliegio: quando il segreto di Tokue viene alla luce, la clientela del negozio si dirada e la donna, costretta a misurarsi di nuovo con il pregiudizio e l'ostracismo sociale che l'ha perseguitata per tutta la vita, impartirà a Sentarō e Wakana la lezione più preziosa di tutte. Le ricette della signora Tokue è una favola moderna sull'amicizia, la libertà e la resilienza. Un'ode alla vita di palpabile sensualità che ci insegna a trovare la grazia nell'inaspettato e la felicità nelle piccole cose.

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