Cari lettori,
oggi parliamo del libro "Mary" di Anne Eekhout pubblicato dalla Neri Pozza.
Recensione
Mary si abbandona di lato sulla poltrona e chiude gli occhi. Il suo racconto riguarderà la cosa piú spaventosa che esiste, Desiderio, perdita, dolore. Ma ci sono ancora cosi tanti ostacoli che non riesce a rimuovere, L'idea c'è già da un pezzo. Esiste da secoli, da quando è nata la Terra, ed esiste tuttora. Ha visto lei, Ha scelto lei. Ma il tempo non è maturo, o lei non osa guardare. Perché se guarda dovrà vedere tutto. Non solo la splendida verità, impacchettata nella storia, tremante di meraviglia, antica di secoli ma appena nata, ma anche quella cosa crudele, ribelle, che urla e le grida di aprire gli occhi. Ed è tutto vero. Sogna. È un sogno.
Questo romanzo racconta come nasce l'idea di "Frankenstein" famoso romanzo di Mary Shelley.
La vicenda si svolge principalmente a Villa Diodati a Ginevra nel 1816, l'anno chiamato "senza estate" a causa dell'eruzione di un vulcano in Indonesia che aveva oscurato il mondo intero e aveva portato un clima estremamente gelido. Il 1816 è anche definito come l'anno della nascita della letteratura gotica.
La narrazione si alterna tra l'adolescenza della Shelley e gli anni in cui è una giovane madre e moglie del poeta Percy Shelley .
In questa vacanza partecipano oltre al marito di Mary, la sorellastra Claire Clairmont, John Polidori e Lord Byron.
Interessante come Mary lotti con la scrittura e con questo essere mostruoso che la sua mente ha creato in una notte d'estate, questo argomento secondo me non è stato trattato però trattata in maniera approfondita. A Ginevra succedono delle cose strane e non si capisce bene se siano dei ricordi, sogni o la realtà.
Il libro è sicuramente curioso e coinvolgente in alcuni parti ma mi ha lasciato perplessa la struttura narrativa, questo continuo andare avanti e indietro della storia, alcuni parti non avevano molta attinenza con la storia ma era solo di riempimento, come la descrizione delle scene più intime o della relazione aperta di Mary con il marito.
E' una storia romanzata quindi sabbiamo che molti dei fatti descritti sono una libertà narrativa che si è presa l'autrice, quello che è certo è che Mary Shelley era sicuramente una grande donna e una grande scrittrice. Frankenstein continua ad affascinare ancora milioni di lettori e questo è sicuramente la cosa più importante.
Trama
Ginevra, maggio 1816. Una giovane donna si sveglia nel cuore della notte, assediata dagli incubi del suo passato e dalla gelosia per la sorellastra, Claire, che sembra cogliere qualsiasi occasione per insidiare suo marito Percy. Lei è Mary Shelley, née Wollstonecraft, e suo marito è Percy Shelley, poeta inglese celebrato e amatissimo, che Mary ha seguito per tutta Europa fino a giungere, insieme a Claire, in quel luogo di villeggiatura sulle sponde del lago di Ginevra. Sono in cinque in vacanza a Villa Diodati, compresi John Polidori e Lord Byron detto Albe, e il 1816 è l’«anno senza estate», quando l’eruzione di un vulcano in Indonesia ha oscurato il cielo in tutto il mondo e impedito al calore del sole di allietare le loro giornate. Così, la compagnia trascorre tutte le sere di pioggia di fronte al fuoco, a bere vino e laudano e a raccontarsi storie di fantasmi. Ma i fantasmi dei racconti non sono gli unici ad abitare quella grande casa. Mary ha solo diciannove anni ma alle spalle tutta una vita vissuta, di sentimenti e avventure. E, nonostante il piccolo William sia la sua gioia, non riesce a dimenticare la figlioletta morta che ogni notte, all’ora delle streghe, la sveglia con l’eco remota di un pianto disperato. Ma soprattutto Mary non riesce a dimenticare gli eventi di quattro anni prima, in Scozia, quando a Dundee ha conosciuto Isabella Baxter e l’affascinante ma sinistro Mr Booth. Isabella, riccioli scuri e pelle chiarissima, un’adorabile fossetta sul mento, è per Mary una creatura di irresistibile fascino; Mr Booth è untuoso, e dei pomeriggi passati in casa sua con Isabella spesso Mary non ha alcuna memoria. Quegli enigmatici eventi monteranno nell’immaginazione della futura scrittrice, fino a esplodere in un vortice in cui verità e finzione si mescolano senza soluzione di continuità. Ed è da quei ricordi misteriosi che, nelle lunghe sere ginevrine, Mary partorisce un incubo che abiterà le notti del mondo per i secoli a venire: il mostro di Frankenstein.
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