Cari lettori,
oggi parliamo del libro "Bohémien minori" di Eimear McBride.
Recensione
Questo è il secondo romanzo di Eimear Mc Bride e racconta la storia di una ragazza irlandese di nome Eily che si trasferisce a Londra a soli diciotto anni per studiare recitazione e incontra e si innamora di un attore, Stephen, di vent'anni più vecchio di lei.
Non è una storia d'amore come può sembrare, ma durante la narrazione assistiamo alla crescita della protagonista, al difficile passato di Stephen e di tutti gli ostacoli che una relazione può avere quando si incontrano due persone che non sanno cosa significhi amare.
Nella prima parte la protagonista è Eily e la sua nuova vita a Londra e i primi incontri anche intimi con Stephen e il loro rapporto che diventa più profondo, uniti da una passione e da un'attrazione che però incontra molte difficoltà che derivano non dall'esterno ma da loro stessi.
Nella seconda parte conosciamo invece, il passato di Stephen, la sua difficile infanzia, quando scappa di casa per cambiare vita, la recitazione, le numerose esperienze amorose e anche l'effetto della droga.
Lavoravo come un cane e quando è venuto fuori che ero bravo, la gente lo diceva e questa cosa aiutava parecchio – un po’ di sicurezza è una gran cosa da conquistare quando hai vissuto per anni senza averne nessuna.
Lo stile dell'autrice è diverso nella prima del romanzo rispetto alla seconda, quando si pone l'attenzione su Eily le frasi sono brevi, alcune volte anche solo poche parole separate da un punto, una narrazione a singhiozzi. E' una scelta forte presentare un testo in questo modo, a lungo andare questo stile mi ha infastidito perché a mio avviso era un po' fuori contesto rispetto a quello che stavo leggendo. Credo che l'autrice volesse trasmettere la paura della protagonista verso un qualcosa di nuovo, la confusione che stava vivendo e il disperato tentativo di trovare la sua strada.
Nella seconda parte del libro quando al centro c'è Stephen e la sua vita, è un lungo monologo, a volte anche troppo prolisso dove viene raccontata la sua storia, quello che ha dovuto subire, i numerosi traumi psicologici e fisici che ha dovuto affrontare. Tutta una serie di comportamenti e scelte sbagliate che l'hanno portato anche all'autolesionismo, solo ripercorrendo il suo passato può iniziare una relazione seria e matura con Eily.
Quello che ho apprezzato di più è la caratterizzazione dei personaggi e le loro emozioni di fronte all'amore e ai sentimenti, di come si possa provare allo stesso tempo felicita e dolore, come si possa amare in maniera assoluta senza pensare alle conseguenze.
Londra fa da sfondo a questa storia ambientata negli anni Novanta è una città frenetica, dinamica, piena di opportunità ma anche di contraddizioni.
Londra si dispiega alle spalle. Tutto il traffico che vagabonda nello splendore di mezzodì. Tutta questa gente. Tutta questa pietra. Tutta di colpo e avanti strade. La porterò con me. Farò di me la vita di qui perché la vita è questo posto e inizierà la mia.
Il libro copre un anno e mezzo di vita dei protagonisti, che per Eily è una sorta di passaggio verso la vita da adulta, della scoperta di se stessa, in molti punti l'autrice sceglie di utilizzare un linguaggio esplicito per far comprendere meglio cosa provassero i protagonisti.
Ti amo Eily e sono notti, sono settimane che aspetto per dirtelo. Ti amo così tanto che non riesco a pensare ad altro. E quelle parole s’infilano nel mio corpo mentre mi gira davanti a sé. Ti amo anch’io, dico Perché ci hai messo così tanto? Poi guardo la cosa trasformarlo. Vedo lui che adesso sa che lo amo. Mi sorride. Gli sorrido. E la caduta che aspettavamo adesso è arrivata. La accogliamo. Ci saltiamo dentro. Non vediamo l’ora di vedere fino a dove si spingerà.
E' un testo interessante, l'ho trovato troppo lungo in alcune parti, è una storia che fa pensare come a volte i traumi subito nell'infanzia possano influenzare il resto della vita e di come l'amore possa guarire ma anche distruggere.
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Trama
Eily ha diciotto anni, si è appena trasferita a Londra dall'Irlanda: vuole studiare recitazione, cominciare a lavorare, diventare famosa, un po' come tutte le aspiranti attrici che arrivano dalla provincia. Se all'inizio la città la stordisce - è dopotutto una ragazza semplice e un po' ingenua - piano piano inizia a trovare il suo posto nel mondo e a farsi delle amicizie. Non sa ancora però quanto tutto è in procinto di cambiarla di nuovo e per sempre, fino a quando non incontra Stephen, un attore di vent'anni più grande di lei, e non se ne innamora follemente. I due iniziano una relazione che li appassiona e li consuma, sfociando spesso in una violenta inquietudine: se Eily è elettrizzata dal loro amore e dalle luci della grande città, Stephen è perseguitato dai demoni del suo passato e dalla paura dei rovinosi rischi del loro rapporto. Sullo sfondo della Londra vibrante degli anni '90, "Bohémien minori" è il racconto della scoperta del desiderio e della più estrema vulnerabilità cui ci consegna: la storia di Eily e Stephen, serrata, conturbante, epica e innocente, si accende tra le pagine con l'immediatezza della vita, celebrando i luoghi oscuri dell'amore e le vette della sua grandezza, in eterno bilico tra perfezione e catastrofe.
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