[RECENSIONE] La casa di Leyla di Zülfü Livaneli

Cari lettori, 

oggi torniamo in Turchia con la recensione del libro "La casa di Leyla" di Zülfü Livaneli pubblicato dalla casa editrice Altano.




Recensione


"Il dolore per essere stata cacciata da casa sua due giorni prima e lo stupore per ciò che le era capitato avevano gettato un'ombra sul viso di Leyla Hanım, al contrario di ciò che aveva dato a vedere in macchina. Non riusciva a pensare a nulla."

Leyla è la protagonista di questo romanzo ed è un'anziana signora discendente di una prestigiosa famiglia ottomana che viene sfrattata ingiustamente dalla casa in cui era vissuta tutta la vita.

Purtroppo non può fare nulla per cambiare le cose ed è costretta ad andarsene. 

Leyla non capisce cosa sia successo, la casa è di sua proprietà ma sembra che ci sia un certificato che attesti la sua infermità mentale e quindi la sua yalı è stata venduta a un uomo ricco.

La protagonista è impotente e sconcertata da tutto quello che le è accaduto e Yusuf, il figlio dell’ex giardiniere della villa, cerca di aiutare Leyla, i due si conoscono già da molti anni. Il ragazzo decide di ospitarla nella sua umile casa nel quartiere di Cihangir, nel lato europeo di Instabul quello più moderno, molto diverso e lontano da quello a cui Leyla è abituata.

Con Yusuf, vive anche la sua fidanzata, Roxy (Rukiye ), una cantante hip hop figlia di immigrati turchi in Germania, che non vede di buon occhio l'arrivo di Leyla.

Con il proseguimento della narrazione, scopriamo la vita e la storia che c'è dietro ognuno dei personaggi, i loro ricordi,  le loro esperienze dolorose e felici e buona parte del loro passato.

Questo libro vive di contrasti, da una parte la vita di Leyla e delle sue origini antiche e benestanti e dall'altra quella di Roxy, che ha una famiglia umile alla spalle e un presente di difficoltà, due storie molto diverse ma ugualmente emozionanti.

E poi la differenza che troviamo a Istanbul, la tradizione che si scontra con la modernità, ho adorato le descrizioni della città, la meraviglia dei colori, la nebbia, il mare del Bosforo, i rumori, gli odori, dopo questa lettura è aumentata ancora di più la voglia di andare a visitare la Turchia. 


"I turisti insistono a identificare le due sponde di Istanbul con Europa e Asia. Dal ponte sul Bosforo Yusuf passò sulla sponda anatolica, che gli istanbulioti non hanno mai considerato come l'Asia."


Istanbul è una città ricca di vita, di culture e religioni diverse che si incontrano e si scontrano, ma cercano di convivere e trovare un equilibrio, questo rende questo paese uno dei più affascinanti al mondo.

La narrazione è abbastanza scorrevole, la trama l'ho trovata lenta in alcuni punti e prevedibile però quello che ho apprezzato di più è l'analisi della società moderna,  l'accuratezza della ricostruzione storica e l'ambientazione.


"Quella notte il Bosforo fu avvolto ancora una volta da una delle sue fitte nebbie, e tutto si colorò di un bianco lattiginoso. Le navi suonarono fino all'alba le sirene da nebbia che ricordavano lo stridio degli animali feriti sulle vette dei monti. I piantoni del ponte sospeso erano simili a immense ghigliottine che si stagliavano nel cielo. "


La storia è molto interessante e affascinante, anche i personaggi sono ben delineati ma tra tutti ho preferito quello Leyla e avrei voluto un ulteriore approfondimento.

Ho trovato utile il glossario all'inizio del testo e le varie spiegazioni all'interno, molte le conoscevo già, perché dopo due anni che seguo le dizi turche molti termini e abitudini dei turchi sono diventate famigliari;  ma per i lettori che non ne sanno nulla, penso sia un ottimo strumento per capire meglio il testo.

Consigliato se amate la Turchia e Istanbul o se le volete conoscere.

***

Trama


Leyla, un'anziana signora molto raffinata e ultima discendente di un’antica famiglia ottomana, è costretta a lasciare la casa di famiglia quando questa viene venduta dalla banca a un ricco magnate e alla sua ambiziosa moglie.

Il figlio dell’ex giardiniere della villa, Yusuf, accoglie Leyla nella sua casa di Cihangir, vivace quartiere nel lato Europeo di Istanbul, e cerca di aiutarla a recuperare la proprietà della casa da cui è stata ingiustamente sfrattata.

Lì Leyla vede per la prima volta la vita degli artisti e degli emarginati e conosce la fidanzata di Yusuf, Roxy, cantante hip hop figlia di immigrati turchi in Germania, che non accoglie con entusiasmo l’arrivo dell’anziana signora.

Con lo scorrere delle pagine si entra silenziosamente nelle vite e nei ricordi di tutti i personaggi e pian piano uscirà allo scoperto il filo che unisce i destini di tutti loro in un finale inaspettato ed emozionante.

Sullo sfondo magico del Bosforo, Livaneli ci accompagna all’interno di storie sospese tra una Istanbul moderna e occidentale e la città del tardo Impero Ottomano. Tra antiche ville, case fatiscenti e quartieri moderni scopriamo così il caleidoscopio di vite e mondi che convivono nella Turchia di oggi e la storia del loro passato.

Nessun commento