Cari lettori,
oggi parliamo di un thriller nordico, è un genere letterario molto affine ai miei gusti, una lettura che mi ha rilassato molto.
Recensione
Avevo voglia di leggere un giallo nordico e ritrovare quelle rilassanti e semplici atmosfere dei paesi del Nord Europa, questo libro lo sento molto vicino alla mia confort zone.
Quello che mi ha convinto di più è la protagonista Harriet, una donna di ventinove anni che si trasferisce a Lerviken nel sud della Svezia, un piccolo paese dove trascorreva, quando era bambina, le sue estati.
La donna cambiando paese, pensa di poter cominciare una nuova vita e trova lavoro come criminologa civile nella stazione di polizia locale, appena arrivata dovrà investigare su un difficile caso di omicidio, la vittima è Laura Andersson, moglie del noto finanziere Douglas Andersson.
Harriet non si trova molto bene nel posto di lavoro, deve affrontare il pregiudizio della sua capa nei confronti della sua formazione e della sua professione, la protagonista non ha mai lavorato a un caso di omicidio e con i colleghi il rapporto non è dei migliori.
"Harriet mette giù il telefono e abbassa le spalle delusa. Come ha fatto a essere così cretina, da non verificare nemmeno dove sarebbe finita, cambiando lavoro?"
Nella prima parte ho trovato che i personaggi fossero un po' esasperati e stereotipati, soprattutto il rapporto di lavoro tra Harriet e il suo capo Margareta, quest'ultima non accetta la protagonista che non ha scelto lei e la trova incompetente. Cerca in maniera più o meno velata di ostacolarla e lei che sembra essere impaurita e indifesa. Capisco la delusione amorosa, ma trasferirsi, cambiare città e lavoro senza informarsi bene prima a cosa si vada incontro, lo trovo solo un comportamento immaturo e poco verosimile.
Credo che poi la narrazione sia migliorata e in particolare mi sono trovata vicina a Harriet e a quello che provava e sentiva mano a mano che il caso si sviluppava.
Non ho ben compreso come mai la polizia e Margareta non gradiscano nel loro team una criminologa che non sia anche un'ispettrice, non so quale sia la distinzione tra questi due ruoli in Svezia. Fatto sta che Harriet alla fine indaga da sola, sbagliando alcune volte, trova degli indizi e cerca di capire cosa sia successo. Mentre tutti gli altri colleghi della polizia si preoccupano di chiudere prima possibile il caso e di non far trapelare informazioni alla stampa.
Il ritmo non è sempre stata incalzante ma credo che essendo il primo libro di una serie, sia anche una sorta di presentazione e di introduzione a quello che spero leggeremo nei capitoli successivi, che sono già stati pubblicati in Svezia e che spero presto verranno tradotti anche qui da noi.
L'ambientazione è quella tipica dei thriller nordici, una piccola cittadina portuale dove si conoscono tutti e non succede mai nulla di male, mentre poi si scopre che ognuno ha i propri segreti e gli abitanti iniziano a morire.
Non aspettatevi di più di questo, perché se siete arrivati a leggere questo romanzo sapete quale sia la struttura e cosa ci potete trovare.
Una buona lettura per rilassarsi.
***
Trama
Harriet Vesterberg ha deciso di lasciare Stoccolma per trasferirsi a Lerviken, un piccolo centro sulla costa della Scania, dove trascorreva le vacanze estive quando era bambina e dove vive ancora suo padre, docente di diritto civile ormai in pensione. Disorientata e amareggiata per una storia d’amore finita male, e convinta che quella parte di Svezia sia il posto più bello del mondo, a trent’anni Harriet spera che il cambiamento possa ridarle l’energia di cui ha disperatamente bisogno. Purtroppo, anche fuori dal grande mondo le delusioni sono dietro l’angolo: alla stazione di polizia locale, dove viene assunta come criminologa, nessuno sembra prenderla sul serio, né la sua capa né tantomeno i colleghi. E neppure lo splendore della natura che la circonda basta a ridarle il buonumore, tanto che comincia a pensare di aver fatto la scelta sbagliata. Ma dopo l’omicidio di una delle donne più in vista del paese, trovata morta in un capannone nel suo podere, Harriet viene coinvolta in un’indagine dai risvolti inaspettati e, passo dopo passo, ha finalmente l’occasione di dimostrare di cosa è capace. D’un tratto, Lerviken sembra aver perso l’innocenza ai suoi occhi, e tutti quei volti che le sono così familiari sin dall’infanzia si trasformano in potenziali sospetti. L’assassino potrebbe davvero essere qualcuno che lei conosce?
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