Cari lettori,
oggi torniamo a parlare del romanzo "Nord e Sud" di Elizabeth Gaskell e ci concentriamo sulle proposte di matrimonio nell'epoca vittoriana.
Margaret iniziò a chiedersi se tutte le proposte di matrimonio fossero tanto inaspettate prima e tanto dolorose al momento in cui venivano fatte, come le due che aveva ricevuto lei.
♥ Come avvenivano le proposte di matrimonio nell'epoca vittoriana?
Il permesso per chiedere la mano della futura sposa doveva essere concesso dal padre della ragazza, anche se prima si poteva chiedere direttamente il consenso all'interessata.
Il gentiluomo doveva preferire una proposta di persona e utilizzare un linguaggio chiaro e diretto così che non ci fossero fraintendimenti.
Se il padre della sposa era d'accordo e accettava il matrimonio, i genitori dello sposo entro ventiquattro ore dovevano chiamare i futuri consuoceri.
Le proposte potevano, come nel caso di Nord e sud, essere inaspettate e avvenire senza alcun preavviso, costringendo la donna a decidere il suo futuro in pochi minuti. Il matrimonio per una donna vittoriana era un momento importante della vita, se non fondamentale, sposarsi significava avere una protezione e venire accettate dalla società dell'epoca.
Dopo la proposta, doveva essere annunciato il fidanzamento, di solito con una cena organizzata dalla madre della sposa o con una festa e dopodiché la sposa veniva presentata alla suocera.
Il periodo di fidanzamento poteva durare dai sei mesi ai due anni.
Tornando a Nord e sud, per Margaret il matrimonio non era una delle sue priorità anzi ne aveva paura.
L'idea che non va giù alla Hale è che i due gentiluomini si siano fatti un'immagine sbagliata di lei e diversa da quella che lei ha di se stessa. Margaret non cerca un amore romantico, ma vorrebbe mantenere il suo punto di vista e continuare ad esprimere le sue opinioni anche dopo essersi sposata e preservare, anche, la propria identità .
In epoca vittoriana questo era un ostacolo nel trovare marito, soprattutto per una donna di classe media come lo era lei.
Già nel primo capitolo quando Margaret e Edith parlano del matrimonio, se da un lato la cugina della protagonista pianifica il suo viaggio di nozze con il marito, la Hale ripensa alla sua adolescenza e al suo ruolo come figlia e non come moglie.
Margaret è chiaramente spaventata e ritorna con i pensieri a un periodo in cui lei era felice e si sentiva al sicuro nel calore della sua famiglia, ma non pensa minimamente a costruirne una sua.
«Margaret» disse Lennox, cogliendola di sorpresa e prendendole all'improvviso la mano, così che lei fu costretta a fermarsi e ascoltare, detestandosi per i battiti del suo cuore tutte le volte che... «Margaret, vorrei che voi non amaste così tanto Helstone e che non foste così tranquilla e felice qui. Ho sperato, in questi ultimi tre mesi, di scoprire che rimpiangevate Londra, e un pochino che gli amici londinesi, quel tanto che farvi ascoltare con buona disposizione d'animo una persona che...» mentre lei provava, lentamente ma con decisione, a liberare la mano dalla sua presa «che... è vero, non ha molto da offrire se non progetti per il futuro, ma che vi ama, Margaret, quasi suo malgrado. Margaret, vi ho troppo spaventata? Dite qualcosa!» implorò, vedendo le sue labbra tremare come se stesse per piangere.
Il trasferimento di Margaret a Milton provoca un profondo cambiamento, simile al trasferimento in una nuova casa che avverrebbe quando una donna si sposa.
«Non si tratta di un obbligo» replicò lui, pungolato dalla calma ostentata da Margaret, «percepito o meno, non mi interessa; scelgo di credere che vi devo la vita. Ridete pure di me, ritenetela un'esagerazione se credete. Per me ciò dà ancor più valore a quella vita che... oh, signorina Hale!»continuò, abbassando il tono della voce, che assunse un'intensità talmente dolce e appassionata da far rabbrividire la giovane. «Le circostanze così hanno voluto. D'ora in poi, ogni volta che mi troverò a celebrare la mia esistenza, saprò che devo a voi tutta questa gioia di vivere, l'orgoglio per il mio lavoro, quest'acuto senso dell'essere! E tutto ciò si amplifica fino a impedire di comprendere se ciò mi procuri piacere o dolore, pensare che sia tutto a causa di una persona- anzi, no, lo dovete sapere» e si fece avanti con più convinzione, «a causa della persona che amo più di quanto qualsiasi uomo abbia amato una donna prima d'ora». Le strinse forte la mano, ansimando in attesa di una risposta. E appena giunse, inarticolata ma gelida, egli la lasciò di colpo per l'indignazione. «Il vostro modo di parlare è talmente blasfemo da sconvolgermi. Non posso farci nulla, ma è la reazione che mi suscita; non riesco a comprendere i sentimenti che mi descrivete. Non voglio insultarvi, e dovremmo parlare più piano, dato che la mamma sta riposando. A ogni modo, il vostro comportamento mi offende...»
La seconda proposta avviene dopo che Margaret ha difeso in pubblico Thornton dalla protesta degli operai; questi si sono arrabbiati per l'arrivo degli irlandesi che dovrebbero lavorare, nella fabbrica di cotone del protagonista al loro posto, in quando stanno scioperando.
La Hale ha permesso che le sue emozioni uscissero e ora è preoccupata di quello che la società potrebbe pensare di lei, la protagonista non capisce il gesto che ha compiuto e le conseguenze che avrà la sua immagine.
Thornton interpreta il gesto di Margaret come la dichiarazione del sentimento che la Hale prova per lui, ma per la protagonista le cose sono diverse, per lei questa proposta di matrimonio sarà un vero shock.
In entrambi le proposte i due gentiluomini prendono le mani della protagonista, come dicevo prima, ma la "mano" di Margaret appartiene simbolicamente ancora al padre nel suo ruolo domestico, infatti la ragazza svolge i suoi compiti in casa volentieri e con amore.
Nella seconda proposta di Thornton, invece, Margaret accetta di essere vulnerabile e bisognosa dell'amore e della comprensione dell'uomo e ha capito che solo con lui potrà essere felice nella sua vita.
Alla fine si lascia andare all'amore che prova per Thornton e cerca di placare quel senso di inadeguatezza che prova nel diventare una moglie nella società vittoriana . Oltre a questo reprime la sua vergogna nel perdere l' innocenza e abbandonarsi al lato romantico del suo rapporto con il futuro marito.
***
Libri consultati:
♥Elizabeth Gaskell di Jenny Uglow
♥La vita quotidiana in Inghilterra ai tempi della Regina Vittoria di Jacques Chastenet
♥Il dono del tovagliolo di Gemma Persico
Nessun commento
Posta un commento