Cari lettori,
in questi giorni pensavo che negli ultimi mesi ho leggo moltissimi thriller, probabilmente è sempre un genere di "conforto" come anche i classici di epoca vittoriana, dove mi rifugio quanto mi sento smarrita.
Sì è un periodo un po' così, ne avrei da raccontare ma questo non è il momento per farlo, dobbiamo parlare appunto dell'ultimo thriller che ho letto, si intitola "Tre mogli" di Tarryn Fisher pubblicato dalla Newton Compton editori. E' stato uno dei romanzi più votati nel suo genere su Goodreads, nel 2020.
Tengo sempre d'occhio le classifiche, la media rating di quello libro si aggira al 3.6/5, ma con il mio voto sicuramente scenderà.
Sì lo devo dire dopo aver letto un quarto di libro, sono partita da una votazione di 3,5 per arrivare a quella finale di un 2. E sono stata buona, molto buona.
Ora vi spiego bene come mai è successo questo.
Recensione
Mi capita raramente di rimanere sconvolta da un libro, mi ha lasciato senza parole ma in senso negativo.
Ho pensato che fosse uno scherzo, non potevo credere a una cosa del genere, no non è possibile. Invece è tutto vero.
Partiamo con ordine.
Thursday è sposata con Seth, è lei l'unica voce narrante della storia, si dice innamorata di suo marito e per lui accetta di dividerlo con altre due mogli e di averlo per sé solo un giorno della settimana, appunto il giovedì, da qui il suo nome.
"E' difficile da immaginare... non voler essere vista con tuo marito. O tuo marito che non vuole farsi vedere con te."
Thursday è consapevole della sua scelta, Seth gliele parla fin da quando si sono conosciuti cinque anni prima e la donna ha accettato questa situazione anche se adesso le sta stretta. Sa bene che non può parlare delle altre mogli, per cercare di compiacere il marito si fa sempre trovare perfetta al suo arrivo il giovedì, seducente, divertente e disponibile ad ascoltarlo e a soddisfare ogni sua richiesta.
Direi che potremmo chiamarla zerbino, ma del resto è stata educata così dalla madre fin da quando era piccola.
"Cucinare è l'unico modo per essere una moglie, così mi ha insegnato mia madre."
Thursday scopre un giorno per caso, grazie a una ricevuta trovata nei vestiti del marito, il nome di una delle altre mogli, Hannah e decide di contattarla, per avvicinarla finge di essere qualcun altro e trova dei pretesti per poterle parlare.
Lei non ha mai saputo il nome delle altre due donne, ma le chiama con il nome della settimana in cui incontrano il marito, cioè Monday e Tuesday.
La prima parte del libro è buona e coinvolgente, poi però la storia precipita fino ad arrivare a un finale dove l'autrice tocca il fondo.
Thrurday accetta di non essere l'unica moglie per Seth, ne è consapevole, ma ora vorrebbe avere l'esclusiva, avere il marito tutto per sé.
Durante la lettura ho incontrato nel testo delle frasi allucinanti, sembrava di essere tornati molto indietro nel tempo nel Medioevo e queste parole vengono pronunciate dalla protagonista. La donna dovrebbe essere sempre pronta ad accogliere il marito, dovrebbe dedicarsi a lui e non alla carriera, dovrebbe cercare di soddisfarlo in ogni aspetto della loro relazione, addirittura la madre di Thusday dice che per tenersi un uomo l'unica cosa da fare è avere un figlio. E potrei continuare... la protagonista odia le altre mogli, il problema sono loro o Seth? Certo, se accetta questa relazione aperta, la colpa sicuramente è un po' di entrambe le parti.
Questi ragionamenti che sto facendo avrebbero un senso ma poi il finale ha annullato tutto questo, perché la conclusione scelta dall'autrice potrebbe dare adito ad altre considerazioni, che non posso fare altrimenti farei spoiler ed è meglio evitare.
Thursday è un personaggio che non ho compreso appieno, è poco credibile ma soprattutto a mio avviso viene delineato in maniera parziale e superficiale dall'autrice, col sennò di poi avendo finito il libro posso dire che ho capito cosa volesse fare la Fisher con questa protagonista, solo che non ci è riuscita.
La scelta dell'unico narratore, che devo dire non mi dispiace affatto, è voluta e credo sia stata giusta.
I colpi di scena sono presenti ma sono forzati e artificiosi, l'intera storia è poco credibile, è assurda insomma anche il fatto che Thursday così dopo due pagine voglia capire chi siano le altre mogli, e fino a poco prima non le importava nulla se non della "felicità" di Seth, ecco questo mi ha davvero lasciata basita. E' funzionale al proseguimento della storia, ma forse è troppo repentino. Quante persone accetterebbero una cosa del genere? Mi sono chiesta chi fosse questo uomo e cosa avesse di così speciale affinché tre donne potessero accettare una cosa del genere, non l'ho capito nemmeno a fine libro. O meglio c'è un'altra spiegazione.
Lo stile dell'autrice è semplice, il ritmo narrativo è più scorrevole nella prima parte mentre nella seconda cala molto, rendendo la storia un po' noiosa.
Questo romanzo ha poco di thriller, veramente poco nella prima parte era più simile a un romance di bassa lega.
Il finale è la cosa peggiore del libro, è pessimo e poco credibile, sinceramente risolvere la vicenda in questo modo mi ha lasciato perplessa.
Non mi sento di consigliarlo.
***
Trama
Il marito di Thursday, Seth, ha altre due mogli. Lei ne è al corrente, ma non le conosce. Non sa assolutamente niente di loro, e neppure le interessa, perché è pazza di lui. Tra loro c'è un patto: Thursday non tenterà mai di avvicinarsi alle altre due, e in cambio avrà Seth tutto per sé una volta alla settimana. Non è certo il matrimonio perfetto, ma è un sacrificio che lei è disposta ad accettare. Eppure, la curiosità sa essere più forte di qualsiasi promessa e quando Thursday trova tra i vestiti del marito una ricevuta con su scritto il nome di una di loro, decide di provare a mettersi in contatto con la fantomatica "Hannah". Scoprirà così che Seth non è l'uomo meraviglioso che finge di essere, e che nasconde molti più segreti di quanti lei potesse immaginare…
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