[RECENSIONE] PIOGGIA SUL VISO DI NATSUO KIRINO

 Cari lettori, 

oggi torno a parlarvi di letteratura contemporanea giapponese, ho letto "Pioggia sul viso" di Natsuo Kirino, pubblicato dalla Neri Pozza nella collana BEAT.

Questo è il primo libro di una serie con protagonista Murano Miro, da quello che sono riuscita a scoprire i romanzi sarebbero cinque, anche se sono stati tradotti solamente i primi due.

Il seguito di questo si intitola : "La notte dimenticata dagli angeli" sempre edito dalla Neri Pozza.

Questo libro  l'ho letto con il gdl "viaggiatricidicarta" che ha compiuto un anno, esattamente a giugno 2020 abbiamo iniziato questa magnifica avventura.

Ora vi dico cosa ne penso.




Recensione

La lettura di questo libro è stata molto coinvolgente, ho trovato molta suspense e ritmo ma c'è stato qualcosa non mi ha convinta del tutto. Probabilmente il problema è stato di aver letto prima il suo capolavoro "Le quattro casalinghe di Tokyo", "Pioggia sul viso" è del 1993 ed è stato il primo noir dell'autrice. 

Yoko, una famosa scrittrice di temi d'attualità, scompare e Naruse l'amante della donna, si presenta dalla sua amica Murano Miro per sapere dov'è finita la ragazza. E' scomparsa una grossa somma di denaro che era di proprietà di un criminale della yakuza del luogo.

Miro non sa dove sia la sua amica, ma Naruse la costringe a seguirlo e ha una settimana di tempo per capire cosa sia successo a Yoko e a recuperare la somma scomparsa.


"Nel sentir pronunciare quella cifra, fui sopraffatta dalla gravità della cosa. Adesso capiva perchè Naruse e Kimishima si erano precipitati da me, di punto in bianco. Al contempo ero convinta che dovesse esserci un errore. Delle mie amiche, Yoko era di gran lunga la più intelligente e giudiziosa, mi sembrava assolutamente impossibile che avesse potuto fare una cosa tanto stupida come scappare con tutti quei soldi."

 

La protagonista diventa una vera e propria investigatrice e inizia a dare delle domande in giro e viene a scoprire alcune cose che non sapeva sull'amica.

La tensione è molto alta e l'autrice riesce a mantenerla per quasi tutta la narrazione, anche se in alcuni punti ho trovato la storia un po' prevedibile, mentre il finale mi ha sorpreso, un vero colpo di scena che non mi aspettavo.

Il problema che ho avuto principalmente è stato quello con la protagonista che non ho compreso appieno, non mi ha convinta, l'ho trovata a tratti antipatica e poco brillante.

Trovo che lo stile dell'autrice sia sempre molto coinvolgente e appassionante, riesce ad entrare nei personaggi e ad analizzare in maniera scrupolosa la difficile e complicata psicologia delle donne contemporanee giapponesi e del loro pensiero nei confronti della società.

La città di Tokyo è parte integrante della storia, abbraccia i protagonisti, ci viene descritta con dovizia di particolari, è una città caotica, moderna, ma anche cruda e pericolosa.

I colpi di scena ci sono, quello finale è sicuramente inaspettato, probabilmente o perché l'autrice è stata abile a nascondere alcuni elementi che  mi portassero a scoprire la verità, oppure questo effetto a sorpresa è stato deciso all'ultimo. Non avevo nessun indizio che mi avrebbe portato a questa soluzione, penso che i miei dubbi in merito siano fondati. 

Probabilmente questo noir sarebbe stato migliore se fosse stato leggermente più corto e avrei tolto  alcuni parti, che a mio avviso, non erano così importanti per la storia.

Nonostante questo mi sento di consigliare questo libro e se non conoscete l'autrice, partite proprio da questo romanzo.

Un libro interessante e coinvolgente, in alcuni punti forse un po' acerbo, ma dove si intravede il grande talento dell'autrice, che è una delle più famose autrici giapponesi contemporanee.

Continuerò a leggere la Kirino.


***


Trama

Dalle finestre del suo appartamento all'undicesimo piano, Murano Miro osserva la foschia che avvolge i grattacieli e i locali a luci rosse di Tokyo. Trentadue anni, senza un filo di trucco, il volto pallido e i capelli corti, Miro si spoglia, fa una doccia, beve un caffè bollente, ma la sensazione che quella nebbia umida e fastidiosa non sia solo fuori, ma anche dentro di sé, non l'abbandona. Forse è colpa della pioggia incessante o dell'incubo in cui le è apparso in sogno il fantasma del marito. Oppure della telefonata notturna a cui non ha risposto. Quando il campanello suona e sulla porta appaiono Naruse - l'amante della sua cara amica scrittrice Yoko - e uno sconosciuto "ripugnante", vestito con "camicia di seta blu elettrico, pantaloni turchesi e Rolex d'oro con diamanti", Miro apprende finalmente a cosa attribuire la sua sgradevole sensazione: Yoko ha rubato cento milioni di yen a un pericoloso boss della yakuza e poi è scappata! La giovane donna non si è ancora ripresa dallo shock di quella notizia, che i due uomini la trascinano ai piani alti di un grattacielo di Shinjuku, dove il boss Uesugi le concede una settimana di tempo per recuperare i soldi o dimostrare la propria estraneità ai fatti. Scortata da Naruse e dal giovane yakuza Kimishima, Miro intraprende una disperata corsa contro il tempo. Cerca tracce dell'amica nel suo appartamento, interroga editori, familiari, amici, e persino Fujimura e Yukari, gli assistenti di Yoko. Tutti, però, si dicono all'oscuro dei fatti.

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