Cari lettori,
oggi torniamo nell'epoca vittoriana anche se parliamo di un thriller storico scritto da un 'autrice contemporanea.
Vi lascio alcuni elementi per capire di cosa stiamo parlando: delitti, corruzione, povertà, vicoli oscuri, un'atmosfera suggestiva e inquietante che solo l'epoca vittoriana può creare.
Tutto "condito" da una copertina meravigliosa che colpisce il lettore.
Recensione
Siamo nella Londra vittoriana, nel 1882 e il protagonista è il famoso e stimato avvocato Cage Lackmann, che non ha mai perso una causa nella sua carriera. Ha difeso i peggiori criminali ma l'ha sempre spuntata lui.
Ora però uno scandalo rischia di travolgere la sua vita, cinque anni prima Cage aveva difeso con successo Moses Pickering, accusato di aver ucciso un ricco quindicenne appartenente alla facoltosa famiglia Crewler dove lui stesso alloggiava. Il ragazzo è stato trovato strangolato, aveva dei segni di violenza ed era vestito da donna.
Moses fu accusato più per il fatto che preferisse le amicizie maschili a quelle femminili, perché era uno scapolo poco virile e un artista, ma non perché avessero trovate delle prove importanti che lo incriminassero.
Ora è stato trovato ucciso un altro ragazzo con le stesse modalità.
Gli indizi conducono ancora una volta a Moses, perché il giorno dell'omicidio non era in città e nessuno sapeva dove fosse. Così l'ispettore Jake Cross, chiede a Cage di scoprire la verità.
Inoltre Pickering scompare e a Cage non resta che trovarlo e capire chi sia il vero assassino.
La sua reputazione di avvocato è stata macchiata, Cage dovrà difendere anche la sua carriera, l'integrità della sua professione; che possa anche lui aver commesso un errore e aver difeso una persona colpevole?
Cage in tribunale recita una parte, ha imparato l'arte della finzione dalla madre che è un'attrice famosa, ha il vizio del vino e delle meretrici; fa di tutto per vincere, oltre ad ammaliare con le sue parole, produce prove e testimoni falsi.
Cage ha un amore importante nel suo passato che ancora non ha dimenticato quello per Emma Kenward una donna sposata che però aveva lasciato cinque anni prima.
"Le parole potevano rovinarti la vita e persino ucciderti. Cage Lackmann lo sapeva fin troppo bene."
L'autrice non ci racconta subito tutto del protagonista Cage, lo fa durante la narrazione facendoci scoprire un uomo difficile, complicato, con le sue mille zone d'ombra, la sua infanzia difficile, i primi casi e ancora oggi quando decidi di difendere degli innocenti senza ricevere nulla in cambio.
Whitechapel è un'ambientazione perfetta, una città oscura piena di criminali dove regna la misera, la sporcizia, la povertà, che è stato uno dei grandi problemi dell'epoca vittoriana.
Il sistema legale dell'epoca era corrotto, Cage riesce a studiare grazie a un criminale Pincott che lo tiene in pugno, infatti il protagonista ha difeso molti uomini vicini al boss.
Il ritmo della storia è altalenante in alcuni punti è avvincente in altri meno, lo stile dell'autrice è accurato e attento e ha realizzato una buona ricostruzione storica. Anche se ci sono stati dei momenti in cui la narrazione era davvero troppo lenta per essere un thriller.
La difficoltà maggiore che ho avuto leggendo questa storia è stata l'inizio del libro dove non riuscivo ad entrare nella narrazione, poi mano a mano che andavo avanti invece il thriller è diventato più coinvolgente.
Mi ha colpito molto il protagonista Cage, è un personaggio imperfetto, con un passato non facile alle spalle, ha vissuto la povertà sulla sua pelle, è ossessionato da un amore passato, ha dei vizi, ma questo non gli impedisce di risultare simpatico agli occhi del lettore.
L'ispettore Cross invece è sospettoso, determinato a scoprire il colpevole, è testardo, autorevole, non mi è piaciuto come si rapporta con Cage e non l'ho apprezzato come personaggio.
E' una lettura che nonostante qualche perplessità mi sento di consigliare sia a chi ama il thriller storico sia a chi adora l'epoca vittoriana.
***
Trama
Londra vittoriana, 1882. Londra, 1882. Conosciuto come «il paladino degli innocenti», l’avvocato Cage Lackmann non ha mai perso una causa, nemmeno quando si è trattato di difendere i peggiori tagliagole. L’arte teatrale, del resto, così come l’inganno e la simulazione, ce le ha nel sangue: sua madre, Honor Dossett, è una consumata attrice. Ora, però, la carriera di Cage Lackmann rischia di essere travolta da uno scandalo che scuote la buona società londinese. Cinque anni prima, Cage ha difeso con successo Moses Pickering, accusato di uno di quegli omicidi spettacolari che sono la delizia dei quotidiani: il figlio quindicenne dell’abbiente famiglia Crewler, presso cui Pickering alloggiava, era stato trovato vestito da donna, violentato e strangolato. In realtà, l’accusa non aveva in mano niente contro il gentile e sofisticato Moses Pickering. Certo, Moses si trovava in quella casa la sera in cui il ragazzo era stato ucciso, ma erano presenti anche il fratello maggiore della vittima e l’intera servitù. A far cadere il sospetto su di lui erano stati solo e unicamente i suoi modi effeminati. Il caso vuole, però, che a un tiro di sasso dalla casa di Cage, in una delle strade più pericolose di Whitechapel, cinque anni dopo il caso Crewler, venga rinvenuto il corpo di un altro ragazzo vestito da donna e strangolato. Gli indizi sembrano condurre nuovamente a Pickering, svanito nel nulla proprio il giorno dell’omicidio. Incalzato dall’ispettore Jack Cross, più che mai intenzionato a smascherarlo come il peggior bugiardo che abbia mai calcato le aule di un tribunale, l’infallibile avvocato deve trovare Pickering al più presto e provare a salvarlo per la seconda volta con una delle sue magie. Tra false piste, intuizioni geniali e un’indagine dal ritmo serrato, l’autrice della "Quattordicesima lettera" ritorna con un thriller che trasporta il lettore nelle incantevoli, oscure atmosfere della Londra vittoriana.
Nessun commento
Posta un commento