Cari lettori,
oggi con grande felicità torno a parlarvi della mia amata Elizabeth Gaskell, chi mi segue da un po' sa bene che questa autrice vittoriana è la mia preferita e non mi perdo nessuna nuova traduzione delle opere che la riguardano.
Girando su Instagram mi sono ritrovata davanti questa meraviglia pubblicata dalla ABEditore e quando poi mi è arrivato il libro avevo tra le mani un'edizione curata nei minimi dettagli, sia nella traduzione, che nelle illustrazioni.
Questa ghost story mi ha veramente colpita in positivo e ancora una volta la Gaskell mi ha dimostrato quanto la sua narrazione sia scorrevole e appassionate.
Recensione
E' un racconto breve che è stato pubblicato nel 1852 nel numero di Natale della rivista di Charles Dickens "Household Words".
Il narratore di questa storia è Hester, una ragazza di nemmeno diciotto anni che racconta il suo lavoro come bambinaia di Rosamund, la figlia Mrs Furnivall. All'età di quattro o cinque anni la bambina perde entrambi i genitori e Hester promise alla madre di non abbandonarla.
Hester narra questa storia ai figli di Rosamund quando ormai era appunto una "vecchia balia".
Le due protagoniste si trasferiscono a Furnivall Manor House dove vive, solamente con pochi servitori, la prozia di Rosamund,
Ho apprezzato moltissimo la descrizione della casa, attraverso gli occhi dell'autrice riusciamo a vedere in maniera acuta e con dovizia di particolari come era strutturata la dimora dove si svolgeva la vicenda.
Sappiamo bene quanto fosse importante nell'epoca vittoriana la casa, la dimensione materiale, intesa come architettura domestica e arredamento e quanto fosse in stretta connessione con la sfera personale, più intima e più emozionale dell'essere umano.
Il modello vittoriano si concentrava sulla moralità mentre la Gaskell mira a mettere in contrapposizione la bellezza e la perfezione della casa con le varie sfumature interiori dei vari personaggi.
La piccola Rosamund è amata e coccolata da tutti, ma un giorno inizia a fare strane cose e a vedere dei fantasmi, Hester cerca di starle vicina, di chiudere la casa affinché la bambina non segue il fantasma e magari si perda e o si faccia del male. Rosamund vede piangere questa bambina fantasma vorrebbe andarla a consolare, ma questa casa ha una storia passata e un mistero che le protagoniste ancora non conoscono.
La tensione cresce mano a mano che si prosegue la lettura, è un racconto che trovo scorrevole e appassionante.
Grace Furnivall l'anziana prozia che abitava a Furnivall Manor House, è una donna fredda e ossessionata da un passato infelice, è divorata da un forte senso di colpa per aver cacciato la sorella e non averla aiutata in un momento di difficoltà.
Continuiamo a ritrovare il tema della perdita della madre, Rosamund come molte altre protagoniste delle opere della Gaskell si ritrova senza genitori, per l'autrice era molto importante la famiglia e il ruolo genitori-figli.
La scelta di avere una balia come protagonista, ancora una volta ci fa capire come la Gaskell continua a dar voce alle classe più umili. Hester quando era solo una ragazzina si offre di lavorare come bambinaia, quando la maestra della scuola dove studiava la elogia per il suo lavoro di cucito e per come sia una ragazza onesta e seria lei ne è felice e orgogliosa. L'autrice però non dimentica di sottolineare il fatto che sia una ragazza a modo e che provenga da una famiglia rispettabile anche se non viveva in condizioni economiche agiate.
Inoltre viene toccato anche il tema della donna e di cui venga usata in una società di uomini e di come loro se ne approffittano per i loro interessi.
Come indicato anche nella postfazione dell'edizione, forse volutamente o per fretta, la Gaskell, ha lasciato delle contraddizioni durante la narrazione e dei punti poco chiaro, che però non incidono sulla piacevolezza dell'opera.
Continuo a trovare lo stile della Gaskell, scorrevole e appassionate, questo racconto mi ha veramente colpito moltissimo e nonostante abbia le caratteristiche di una ghost stories credo che in questa storia ci sia molto di più.
***
Trama
Il racconto della vecchia balia è uno scritto breve pubblicato nel 1852 in una raccolta dallo stesso titolo. Pare addirittura che lo stesso Charles Dickens volesse vederlo concluso, esortando l’autrice Elizabeth Gaskell a completarlo.
La balia del racconto narra a dei giovani ascoltatori la storia della piccola Rosamond che, rimasta orfana, viene affidata alle cure di lontani e anziani parenti i quali, nel freddo della loro vecchia dimora, si dicono disponibili a prendersi cura di lei. Ma c’è un segreto misterioso che riguarda la storia familiare all’origine delle spettrali incursioni notturne di uno spirito bambina e del lugubre quanto minaccioso suono di un organo che riecheggia nell’ala est del nobile maniero nelle notti più tempestose. Esso appartiene a una tragica vicenda familiare che si è consumata molti anni addietro.
Gaskell trasporta il lettore in una storia di fantasmi della vecchia Inghilterra, tra magioni infestate, paesaggi innevati, famiglie maledette e spettri che si aggirano per la brughiera.
Un racconto “classico” in tal senso, rappresentativo di un genere tanto apprezzato quanto diffuso.
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