[RECENSIONE] SGUARDO E NARRAZIONE.QUATTRO ESEMPI DI SCRITTURA FEMMINILE DI PAOLA PARTENZA

 Cari lettori, 

oggi parliamo di un saggio che ha al centro la scrittura femminile.





Recensione

Con questo libro l'autrice ha voluto mettere al centro la scrittura femminile che è sopravvissuta a secoli di negazioni e di censure e  ha cercato di "togliere" la figura della donna dal solo ruolo domestico, di moglie e di madre.

L'autrice ha analizzato quattro autrici: la Wollstonecraft, la Hays, la Austen e la Gaskell. 

Da appassionata della Gaskell mi sono soffermata sul capitolo a lei dedicato e al suo romanzo "Ruth" che qui viene analizzato e approfondito. 

Ruth, la protagonista dell'omonimo e discusso secondo romanzo della Gaskell, si deve confrontare con la società dell'epoca che è molto attenta all' "apperance" e alla "conduct" piuttosto che considerare la genuinità, la bontà d'animo e l'innocenza interiore della giovane ragazza.

Nel corso del romanzo Ruth passa quattri fasi:

-l'età della giovinezza 

-la caduta

-la trasformazione 

-la redenzione

All'inizio non conosciamo molto del passato della giovane né del suo amante, come se l'autrice volesse concentrarsi sul presente e sulle azioni che i due ragazzi compiono.

La scrittura di Ruth nasce per dar voce agli emarginati, per riscattare anche chi non viene considerato dalla società.

E' molto interessante l'approfondimento che l'autrice fa riguardante l'abbigliamento dell'epoca, Ruth è una sarta e viene analizzato il significato dell'abito.

Questo ha un duplice significato da una parte è il risultato di un lavoro lungo e molto duro e non definisce la persona, ma alla stesso tempo la qualità e la preziosità dell'abito, va a delineare lo status di chi lo indossa.

Ruth non può difendersi, non ha la forza ma neanche il coraggio di andare contro la società, per lei il giudizio negativo delle persone è corretto; all'inizio quando si concede senza essere sposata al suo amante, è così ingenua che non si rende conto di quello che ha fatto. 


Inoltre, viene spiegata la lettera con la quale la madre di Mr Bellingham, l'amante di Ruth, "riscatta" il figlio per quello che ha fatto. Ma allo stesso tempo con questa lettera "libera" fisicamente il figlio dal legame con Ruth ma non moralmente.

Le cinquanta sterline che accompagnano la lettera,  sicuramente non possono essere sufficienti a ricostruire una vita distrutta e non possono bastare per il mantenimento del figlio. 

Il denaro viene sempre visto come un modo per risolvere i problemi, ma con questo gesto Mr Bellingham riconosce la paternità del bambino ed è una condanna per la moralità di Ruth. 

Il bambino è qualcosa di positivo per Ruth e dà la possibilità alla protagonista di essere vista in maniera diversa. 

Alla fine del romanzo Ruth diventa Truth e  con la sua sofferenza femminile che la porterà e la accompagnerà fino al finale drammatico e con il suo pentimento e dolore,  spiazzerà e sconvolgerà la società vittoriana.

Mi sorprendo come sempre i classici possono essere "letti" e interpretati in maniera differente e quanto ci sia da scoprire anche andando oltre il testo e il romanzo in sè.


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Trama

Questo studio intende stabilire un nesso tra la scrittura di Mary Wollstonecraft, Mary Hays, Jane Austen ed Elizabeth Gaskell per mostrare come, in diversi periodi della storia letteraria, il testo femminile abbia tentato di sopravvivere a negazioni e censure. Lo sguardo è il mezzo che le autrici adoperano per armonizzare due universi, dell'oggettività e della soggettività femminile, mostrando la dinamicità della loro azione. Una riflessione che prova a superare i margini ristretti delle attribuzioni di ruolo rivendicando una piena libertà di pensiero, mettendo in luce anche quelle posizioni socio-politiche che non accettavano - quando non negavano apertamente l'esistenza di una questione non più confinabile nell'ambito domestico. Uno sguardo mai scisso dalla parola, che nell'opera delle scrittrici in esame è momento di presa di coscienza e autodeterminazione, ponendo la donna in due ruoli fondamentali: allo stesso tempo "self" e "other".

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