Cari lettori,
oggi parliamo di un thriller davvero particolare ma che consiglio, perché di distingue dalla massa dei libri pseudo mistery/crime di cui il mercato editoriale è pieno.
Recensione
Il romanzo si presenta in una forma un po' diversa rispetto ai soliti libri, all'interno del testo troviamo degli articoli di giornale, delle pagine prese dal web e delle immagini che fanno parte della narrazione.
Il protagonista del libro è Scott McGrath, giornalista che ha perso il lavoro a causa di un' indagine che conduceva su Stanislas Cordova, famoso regista di film thriller/horror che dalla fine degli anni settanta non rilascia più interviste e che sembra sparito nel nulla. La sua scomparsa è un mistero ancora da risolvere.
A distanza di anni però l'apparente suicidio della figlia di Cordova, Ashley, farà scattare in lui qualcosa che lo farà indagare nuovamente per scoprire la verità .
La sera precedente al ritrovamento del corpo della ragazza, abbandonato in un magazzino di Chinatown, Scott aveva visto Ashley vestita con un cappotto rosso, ma non l'aveva riconosciuta; solamente in un secondo momento ha capito che quella donna era proprio lei.
La lettura di questo romanzo è quasi come vedere un film, l'autrice ha volutamente creato con la sua scrittura una narrazione che ti conduce assieme al protagonista a indagare, attraverso la raccolta delle prove che noi possiamo vedere grazie agli inserti fotografici, alle immagini e agli articoli di giornali che ci sono all'interno del libro. Aver utilizzo la prima persona aiuta moltissimo il lettore a identificarsi con il protagonista.
Questo testo ha molto ritmo e molta suspense, a tratti è inquietante e nonostante le settecento pagine circa l'ho trovato molto scorrevole e coinvolgente.
L'autrice ha creato una narrazione che manda in confusione il lettore che a un certo punto si chiede a cosa deve credere, alla realtà o a una sorta di spiegazione soprannaturale.
Anche il finale non è così chiaro, ci potrebbero essere due chiavi di lettura, ma credo che la narrazione sia così interessante e così intensa che da sola riesca a coinvolgere il lettore, a tal punto che lo stesso "perdoni" una conclusione un po' amara.
La costruzione dei personaggi è la cosa che mi ha deluso di più, sono stereotipati e mancano di personalità , a volte compiono delle azioni improbabili, assurde e troppo irreali.
Lo stile di scrittura dell'autrice è semplice, però la storia è avvincente e appassionante e quindi si tende a notare meno i difetti che ci sono e considerando l'insieme del romanzo, il risultato finale è molto buono.
Consigliato a chi vuole leggere un thriller moderno degno di nota.
Nota
In passato avevo letto della stessa autrice "Teoria e pratica di ogni cosa" che consiglio anch'esso, credo che oggi sia un libro introvabile, ma che varrebbe la pena leggere.
***
Trama
In una notte di ottobre, la giovane e bella Ashley Cordova viene trovata morta in un magazzino abbandonato di Lower Manhattan. Anche se il caso viene archiviato come suicidio, Scott McCrath, giornalista investigativo con anni di esperienza alle spalle, sospetta che ci sia molto di più dietro. Scavando nelle strane circostanze che segnano la vita e la morte di Ashley, McGrath finisce per scontrarsi con l'eredità del padre della ragazza: il leggendario regista di film horror di culto Stanislas Cordova, un uomo che non appare in pubblico da oltre trent'anni. E anche se in molti hanno scritto sugli oscuri, inquietanti film del regista, dell'uomo non si sa nulla, o quasi. Già in passato McGrath aveva cercato di far luce su questo personaggio, ottenendo però di distruggere solo il suo matrimonio e la sua carriera. Ma ora rischia di perdere molto di più. Così, guidato dalla vendetta, dalla curiosità , ma anche dalla sete di verità , McGrath viene risucchiato sempre più nel mondo ipnotico e misterioso di Stanislas Cordova.
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