Cari lettori,
oggi continuiamo a parlare dell'iniziativa #classicsummerpills ideata su IG da qlibri, che ha lo scopo di consigliare dei classici brevi da portare in vacanza, perchè i classici sono perfetti per ogni stagione.
Oggi parliamo di La storia di una bottega" di Amy Levy pubblicato dalla Jo March.
Scritto nel 1888 da Amy Levy, che fu scrittrice, poetessa, traduttrice dal tedesco eautrice di articoli e racconti.
Oscar Wilde definì “una storia intelligente e brillante”.
Al centro della storia ci sono le vicende di quattro sorelle, Fanny, Gertrude, Lucy e Phyllis.
Dopo la scomparsa del padre, le quattro donne scoprono di essere povere e per non separarsi decidono di aprire uno studio fotografico.
I tempi delle new women non sono ancora maturi, ma Amy Levy in un certo modo introduce questa nuova figura femminile emancipata anche se conserva alcuni plot della tradizione vittoriana.
E' a suo modo un libro rivoluzionario per l'epoca in cui è stato pubblicato, l'autrice ha fatto un gran lavoro nella costruzione delle sue protagoniste, ha cercato di portare nuovi temi e sicuramente è riuscita a raccontarci una storia di indipendenza femminile, di speranza, di lealtà e anche d'amore.
***
Vi lascio la trama del romanzo:
Nella Londra di fine Ottocento, le giovani sorelle Lorimer perdono improvvisamente il padre e finiscono sul lastrico.
Rifiutandosi di accettare un destino che le vedrebbe divise tra i vari familiari che si sono offerti di dar loro protezione, scelgono di restare insieme e di sopravvivere con e proprie forze. La preziosa eredità che hanno ricevuto non è una somma di denaro, bensì la capacità di esercitare l'arte della fotografia: così fra lo sgomento dei parenti, le giovani si trasferiscono nell'affollata e viva Baker Street, nel centro di Londra, dove aprono una bottega.
Presto bersaglio di maldicenze dovute alle frequentazioni maschili dettate dalla loro professione, lacerate dai dubbi, sballottate dai colpi della fortuna, eppure appassionate e tenaci, Gertrude, Lucy, Phyllis e Fanny cercano di conquistarsi uno spazio nella società e di difendere con le unghie un'indipendenza ancora per nulla scontata nella tarda età vittoriana.
Vi lascio i link alla mia recensione qui.
Alla prossima settimana per un nuovo appuntamento con la Classicsummerpills.
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