[RECENSIONE] Charlotte Brontë. Una vita appassionata di Lyndall Gordon

Cari lettori,
oggi parliamo della biografia "Charlotte Brontë. Una vita appassionata" di Lyndall Gordon, pubblicata dalla Fazi editore.




Recensione:

Non si può analizzare la vita di una grande scrittrice, non la conosceremo mai veramente ma questo libro sicuramente ci fa scoprire qualcosa di nuovo su Charlotte e sulle sorelle.

Charlotte è stata l'unica delle sorelle Brontë a studiare in una vera scuola, la Roe Head e poi fu lei ad istruire Emily e  Anne.
Il padre non si curava molto dei figli, se non dell'unico maschio Branwell, che invece seguì passo passo nella sua educazione e istruzione.
Maria e Elizabeth, le altre due sorelle morirono molto giovani.
Sappiamo, però, che la vita di Branwell non fu facile, ma fu dissoluta e piena di vizi.


Charlotte non era una ragazza fredda, minuta e fragile ma visse con passione e con determinazione e cercò di far conoscere il suo talento e quello delle sorelle.

Fu lei a trovare un editore per il suo libro "Jane Eyre" e per quello di Emily "Cime tempestose" e quello di Anne "Agnes Grey", tutti e tre pubblicati nel 1847.

Per essere presa sul serio come autrice e non come donna, pubblicò il suo libro con lo pseudonimo di Currer Bell e la stessa cosa fecero le sorelle, Emily con quello di Ellis e Anne con quello di Action.

All'epoca le donne scrittrici venivano giudicate molto severamente e non per la loro opera ma in quanto erano donne.
Il successo fu difficile da ottenere e anche quando "Jane Eyre" fu apprezzato dal pubblico e dalla critica, Charlotte non si montò mai la testa e rimase per tutta la vita a Haworth con le sorelle e il padre.

Interessante vedere come Mr. Brontë fosse indifferente al talento delle figlie e anche quando scoprì che invece tutte e tre avevano pubblicato un libro che ebbe chi più o chi meno successo, si stupì di questo perché non lo credeva possibile.

"Jane Eyre" fu un successo immediato di critica e di pubblico, seppure sia stata un'opera rivoluzionaria nel suo genere,  il libro aveva uno scopo morale e aveva delle caratteristiche care ai temi romantici e dickensiani.

Mr. Rochester viene salvato dall'umiltà di Jane è lei che lo cambia, la stessa protagonista del romanzo lungo tutta la storia, trova la sua indipendenza e rivendica il fatto di poter provare dei sentimenti propri, di essere libera e di amare chi vuole.

Quando Charlotte pubblicò il suo secondo romanzo "Shirley", poco dopo l'uscita del libro, venne rivelato il fatto che Currer Bell era in realtà una donna.

E' qui scopriamo come i critici letterari del tempo cambiarono opinione rispetto al precedente romanzo, Jane Eyre, solo perché scoprirono che l'autore era una donna.

Charlotte ha sofferto molto, ha dovuto vivere molto eventi difficili nella vita, le morti delle sorelle Emily e Anne, del fratello Branwell, l'amore non corrisposto per il suo professore Constantine Heger, le continue critiche in quando scrittrice donna.

"La scrittura non può essere la prima occupazione di una donna." così dicevano gli uomini dell'epoca.

Charlotte, come anche le sorelle, non si possono definire e sinceramente non vorrei nemmeno farlo, per me è giusto che rimanga un alone di mistero e anche il fascino del loro mito.
Di loro ci resteranno le loro opere, i loro romanzi, le loro poesie e forse solo attraverso quelli possiamo capire qualcosa in più su di loro.
Il talento non si può inquadrare, definire, sintetizzare nessuna parola sarebbe giusta per descrivere la vita di Charlotte, ma anche quella di Emily e di Anne.

Questa biografia è sicuramente un lavoro molto complesso e articolato, posso dire che per approcciarsi per la prima volta a questa scrittrice, questo libro non è di immediata comprensione.
Il mio consiglio è che, se non conoscete la storia delle sorelle Brontë, non leggete questo testo ma tenetelo quando ne saprete di più.


Nessun commento