oggi parliamo di un vero e proprio classico della letteratura americana "Solo David" di Eleanor Hodgman Porter pubblicato da flower ed.
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Recensione:
Negli ultimi anni, non leggo molto la letteratura per ragazzi, da adolescente ero più incline ad affrontare questo genere ma oggi lo sono di meno.
Devo dire però che il piccolo David, un ragazzino di soli dieci anni mi ha conquistata.
Con la sua dolcezza, il suo altruismo, la sua ingenuità buona mi hanno fatto credere ancora nella bontà e nella bellezza del mondo e delle persone.
Un libro dolce, una storia delicata per tutta la famiglia, un classico che dovrebbe entrare anche a scuola e che ha dentro di sé molteplici insegnanti.
David vive da alcuni anni con il padre in una casa isolata in montagna, immersa nella natura e lontano dal male del mondo, dal dolore e dalle cose brutte.
Il padre ha voluto dare un'infanzia e serena e spensierata a suo figlio, ma ad un certo punto l'uomo capisce che sta per morire e decide di portare David giù al paese, sperando di affidarlo a qualcuno che se ne prenderà cura.
"E David saltellava e rideva innamorato di tutto non trovando niente che gli fosse estraneo. Gli uccelli, gli alberi,il sole, il ruscelletto, le piccole creature che scorribandavano nella foresta, tutti erano i suoi amici."
Purtroppo la sua malattia lo porta via prima del previsto e riesce solo a lasciare alcune lettere dove però non si riesce a capire il suo nome.
Così David, si presenta come solo David, è rimasto solo al mondo e i coniugi Holly decidono di tenerlo con sé nella loro fattoria.
David non conosce molto del suo passato o dei suoi parenti, ma sa solo che la madre è diventata un angelo e il padre è andato in un paese lontano e che lo aspetta.
Il bambino trova conforto nel suonare il suo adorato violino e nel guardare la natura e i vari animali e vede in ogni cosa il buono e il bello.
"Sempre nelle vibrazioni delle corde trovava il mezzo per dire cose che precluse alla lingua."
E' altruista, aiuta gli altri, non pensa ai soldi o alle cose materiali è un bambino che a volte è talmente innocente e ingenuo, che ogni cosa viene presa con leggerezza e con un sorriso; anche quando viene rimproverato per la sua scarsa voglia di lavorare.
"«Ma sì, io amo le cose belle» [...] «E su in montagna ne avevo sempre. C'era l'alba, c'era il tramonto, c'erano la luna e le stelle e il mio Lago d'argento e le barchette nuvole che attraversavamo.»"
David, in questo libro cambia ogni persona che incontra, lui è un bambino che porta allegria, felicità , è anche molto intelligente e ha un vero e proprio talento nel suonare il violino.
Leggendo questo libro mi sono chiesta se David fosse un personaggio troppo perfetto, troppo idealizzato, forse troppo irreale? No, io ho adorato David, la sua bella ingenuità , la sua anima bella e soprattutto mi è piaciuto vedere le cose attraverso gli innocenti e meravigliosi di un bambino.
E' stato bello tornare a quando ero piccola, quando vedevo solo il bello del mondo, le cose erano più semplici e forse più felici.
Crescendo tutto si complica.
Secondo me, questo libro porta con sé un gran significato, dovremmo tutti avere più fiducia negli altri e vedere il buono che c'è e non avere solo diffidenza e pregiudizio verso chi non si conosce o verso le cose che non si capiscono.
Una storia dolce, delicata, che ci insegna che è giusto anche perdonare, saper capire gli altri e i propri talenti o passioni e riuscire anche ad accettare le scelte e non imporre la nostra volontà .
David, è un bambino che nonostante abbia perso i genitori e non abbia altri parenti e nessuno lo voglia, Simeon Holly inizialmente era titubante nel tenerlo con sé, trova conforto nel suo violino e nella musica, ma non si perde d'animo e cerca sempre di vedere il lato positivo della vita.
Un classico che consiglio assolutamente, sia ai bambini ma anche agli adulti, una storia dolce e molto delicata ma tutt'altro che banale, che racchiude dentro di sé moltissimi significati e con un protagonista che è impossibile non amare.
***
Trama:
David ha dieci anni, suona il violino divinamente e conduce una vita idilliaca e ritirata in montagna con suo padre: non sa cosa siano il dolore e la morte, i suoi amici più cari sono gli animali del bosco, ogni sera saluta con lo sguardo il Lago d’argento e le cime viola dei monti. Ma quando il padre si ammala gravemente, i due sono costretti a lasciare la loro amata e povera capanna per scendere nella vallata e trovare un posto fra le altre persone. Dopo aver camminato faticosamente per il sentiero e aver trovato rifugio in un granaio, David viene trovato da Simeon Holly e sua moglie mentre suona il violino per calmare il padre addormentato. I due cercano di sapere chi sia David, ma lui non è in grado di dire il suo cognome: è “Solo David”. La sua innocenza, la sua vasta cultura e il suo talento musicale incanteranno le persone del villaggio cambiando molte delle loro vite. "Solo David" è un romanzo del 1916 di Eleanor Hodgman Porter, la straordinaria autrice di "Pollyanna".
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