Faccio una piccola premessa prima di iniziare, credo che questo testo sia ottimo, ma almeno per me, è un punto di partenza per approfondire ancora di più un'autrice che solo in questi ultimi anni si sta riscoprendo.
Recensione:
Come ci dice Francesco Marroni nell'introduzione, fino a cinquant'anni fa Elizabeth Gaskell non era conosciuta qui da noi, la sua figura è stata valorizzata e portata alla luce, grazie agli adattamenti per il cinema e la televisione dei suoi romanzi più celebri.
I saggi che possiamo leggere in questo testo, sono stati scritti da diversi studiosi e insegnanti di letteratura oltre che appassionati della scrittrice inglese.
I temi che vengono trattati sono vari e sono anche molto originali, perché non si soffermano superficialmente ad analizzare la vita della Gaskell, ma scavano e studiano i suoi libri e quello che attraverso la scrittura lei ci vuole comunicare.
Ho letto quindi degli aspetti veramente interessanti e che non conoscevo su Elizabeth, l'autrice mette al centro dei suoi testi non solo la figura femminile ma analizza anche quella maschile, costruendo dei personaggi di vari natura sociale, come ad esempio imprenditori, medici, braccianti, operai, ecc.
Le donne che vengono delineate nei suoi libri, sono sicuramente parte attiva della storia e della loro vita e sono loro stesse le protagoniste del cambiamento seppure rimanendo all'interno dei canoni dell'epoca vittoriana.
Se pensiamo a "Nord e sud" libro che ho amato di Elizabeth, la protagonista Margaret nel corso del romanzo è sicuramente l'incarnazione di quello che l'autrice vuole evidenziare nella donna della sua epoca, un personaggio attivo e non passivo che vuole avere la sua indipendenza e soprattutto far sentire la sua voce. Ma alla fine Margaret si rifugia in un matrimonio d'amore, uno dei classici cliché dell'epoca vittoriana.
Viene inoltre evidenziata la straordinaria abilità della Gaskell, di descrivere gli ambienti e i paesaggi e anche nel valorizzare i particolari di ciò che la circonda con estremo realismo, facendoci immaginare il luogo attraverso la sua penna.
Oltre a questo l'autrice aveva un amore immenso per i viaggi, infatti, lei visita moltissimi paesi quali il Galles, la Scozia, la Francia, il Belgio, l'Italia. la Germana e la Svizzera.
Viene dedicato un capitolo anche alle opere brevi che l'autrice ha scritto e la maggior parte venivano pubblicate nella rivista di Dickens che si chiamava " Household Words".
Quello che posso dire è che ci sono moltissime cose ancora da scoprire e da approfondire su questa autrice e soprattutto sulla complessità della sua scrittura, sui temi che lei ha voluto evidenziare e su quanto fosse moderna rispetto ai tempi in cui viveva.
I grandi editori non considerano questa autrice soffermandosi sulle scrittrici più conosciute dell'ottocento, mentre devo sicuramente elogiare piccoli e medi editori come le edizioni Croce, che grazie al loro contributo escono dagli schemi e ci fanno capire come era complesso il mondo della letteratura e degli autori dell'epoca vittoriana.
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Trama:
"Elizabeth Gaskell. Saggi su una scrittrice vittoriana controcorrente" è stato progettato per offrire ai lettori italiani nuove prospettive di conoscenza e di studio delle opere di Elizabeth Gaskell. Al volume hanno partecipato esperti e studiosi, italiani e stranieri, i quali hanno scelto come argomento dei loro contributi la scrittura narrativa, biografica e saggistica gaskelliana. Questa raccolta testimonia l'alta consapevolezza artistica dell'autrice di Manchester che, non meno dei grandi romanzieri coevi, seppe scavare nei molteplici sottotesti del suo tempo, mettendone a nudo ipocrisie e conformismi, ed esplorandone tensioni sociali e nuovi territori psicologici. I saggi qui raccolti illustrano la speciale visione del mondo di Elizabeth Gaskell che, spesso attingendo alla sua stessa classe di appartenenza - la celebrata middle class vittoriana -, sviluppa temi che vanno dalla domesticità rurale al senso di ineluttabile disintegrazione dei nuclei familiari, dalla forza della morale collettiva al difficile equilibrio fra maschile e femminile, e, infine, dalle mistificazioni del linguaggio alla scrittura come strumento di analisi della realtà.
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