Recensione:
Rose è una giovane e bella ragazza, che ama divertirsi, ridere e vorrebbe decidere da sola cosa fare nella sua vita. Lei è molto corteggiata e tutti questi uomini che cercano di farsi notare da lei, risultano agli occhi della ragazza, noiosi e un po' ridicoli.
"Rose era considerata la ragazza più bella della cittadina [...] le sue battuttine di spirito erano considerate tanto quante le sue pesche e i suoi sorrisi erano richiesti tanto quanto i suoi mazzolini di fiori."
Fin da quando era piccola, Rose doveva sposare Henri Lacaze, il figlio della moglie defunta di suo zio. I due sono cresciuti assieme e Rose promette, forse ingenuamente, di sposare Henri dopo essersi divertita un po'. Alla ragazza piace ballare, cantare e soprattutto essere corteggiata e ammirata dai giovani e questo comportamento a lungo andare infastidisce Henri che la rimprovera. Questo cambiamento di carattere del giovane, colpisce molto Rose che non lo vuole più sposare, questo sue continue critiche e questo continuo criticare il suo modo di fare, la indispettisce.
Henri è chiaramente geloso della ragazza, vorrebbe che lei non si mettesse in ridicolo davanti a tutti e soprattutto non ricoprisse lui stesso di vergogna per il suo atteggiamento. Siamo pur sempre nella seconda metà dell'Ottocento e Rose non fa nulla di male, ma le donne all'epoca dovevano avere un ruolo più defilato e non andare in giro a divertirsi.
Rose si ribella a questo matrimonio imposto dallo zio che porterebbe solo benessere economico alla famiglia, ma che non renderebbe felice la ragazza.
"Ebbene, penso che se fossi al posto tutto accetterei il marito che mio zio ha scelto per me e le cui buone qualità conosco tanto bene; i cui difetti posso sopportare, bene sapendo che, per un verso o per l'altro, tutti noi abbiamo dei difetti che io stessa non ne sono esente. Cercherei quindi di essere per lui una buona moglie; di essere gentile, obbediente, buona lavoratrice e molto pia. Cercherei di non curarmi molto degli svaghi [...]"
Anche per questo Rose si invaghisce di Monsieur Andrè Vidal, povero e sfortunato ed è ricambiata, un uomo all'apparenza gentile ma i due non si conoscono abbastanza bene per sposarsi.
A separare i due giovani sarà la costrizione che porterà Andrè lontano da Rose, ma in questo periodo per i due le cose cambieranno moltissimo, la nostra protagonista lavorerà giorno e notte per trovare i soldi per pagare un sostituto e per riportare il suo innamorato da lei.
Rose confessa alla sua famiglia quello che prova per Monsieur Andrè, anche se ci saranno delle gravi conseguenze, non può più tacere quello sente.
Le cose si complicano ulteriormente e i colpi di scena si susseguono uno dietro l'altro mescolando le carte e la vita dei vari personaggi.
Un romanzo potente, ricco di significati e di valori pervaso dalla religione, che è sempre presente nelle scelte dei protagonisti.
La stessa autrice, si convertì la cattolicesimo seguendo la strada del marito, quindi è normale che troviamo nel testo dei riferimenti a questo argomento visto che la religione ha fatto parte della vita di Georgiana Fullerton.
"Un acuto fremito di dolore le fece quasi fermare il cuore, perchè per la prima volta e senza che se ne rendesse conto, ella scopriva di amare, e di amare con tutta la sua anima, con tutta la tenerezza e le devozione proprie della sua natura [...]"
L'amore è il motore della storia, la sua ricerca, il dolore della perdita o presunta tale, la voglia di vivere questo sentimento e tutte le sofferenze che ne conseguono.
Un testo ricco, appassionante, coinvolgente, Georgiana riesce a creare dei personaggi molto veritieri, descrivendoli in ogni aspetto non trascurando i sentimenti che compongono la loro anima.
Non rimangono solo sulle pagine del libro ma riescono ad entrare nella mente del lettore, che segue con trepidazione le vicende che accadono.
Il romanzo, sebbene parli anche delle ferite del cuore, del dolore che si può provare per un amore non ricambiato o perduto, non troviamo mai dei sentimenti di invidia, di odio o di risentimento ma piuttosto di perdono e di compassione.
L'intero testo è anche ricco di buoni valori, amore per il prossimo, carità cristiana verso i poveri o i bisognosi, lealtà e amore incondizionato.
Georgiana scrive e delinea una protagonista giovane, ingenua, attirata dai fronzoli della vita e meno attenta alle persone e ai loro sentimenti, ma questo è anche legato alla sua età. Nel corso della storia ha un'evoluzione che la porta a maturare, ad amare e anche a capire cosa prova realmente il suo cuore.
Consiglio questa lettura perchè fa riflettere, perchè è pervarsa dall'amore in ogni sua forma e ci fa conoscere una nuova autrice inglese che è riuscita a riempirmi il cuore con la sua storia e con i suoi protagonisti.
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Trama:
Rose Leblanc, la giovane fruttivendola del mercato di Pau, città del sud-ovest della Francia, è amata da tutti. Bella, dalla battuta sempre pronta e svelta a far di conto, dopo il lavoro torna nella sua casa di Jurançon percorrendo il ponte sul fiume Gave, divenuto abituale luogo di ritrovo del suo vivace gruppo di amici. Ma una sera qualcosa rende la ragazza stranamente taciturna e impaziente, e a niente valgono i tentativi dei ragazzi di coinvolgerla nella conversazione. Rose sa di essere destinata, infatti, a un matrimonio economicamente vantaggioso con Henri, ma sente anche di amare il più povero e sfortunato André. Rifiutandosi di accettare la propria sorte, sceglie di palesare quei sentimenti alla famiglia. Tra dubbi, tormenti e colpi di scena, la piccola Rose e gli altri protagonisti della storia riusciranno a individuare ciascuno la propria strada, grazie anche alla guida fornita dal forte sentimento religioso che anima l'intera vicenda.
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