nel blog parliamo del thriller "La madre perfetta" di Aimee Molloy, qualche mese fa avevo scritto un post sull'uscita del libro in America, oggi invece vi parlo dell’edizione italiana che è stata curata dalla Giunti editore.
Recensione:
La madre perfetta è un thriller interessante e appassionante, un gruppo di mamme chiamate “May mothers” si riuniscono per parlare delle loro gravidanze e dei loro figli. Sono accomunate dal fatto che i loro bambini sono nati a maggio.
Le mamme sono diverse tra di loro, ognuna di loro ha la propria storia, il proprio passato e tra tutte, l’attenzione della storia è su Franci, Colette, Nell e Winnie.
Tutto scorre normalmente nella vita di questi quattro personaggi, fino a quando una sera viene organizzata un’uscita per sole mamme è il 4 luglio. La serata doveva essere un momento dove le mamme si poteva divertire e rilassarsi insieme, ma succede qualcosa di imprevisto. Infatti, quella sera Midas, il figlio di Winnie, viene rapito, inizia così una lunga ricerca da parte delle autorità e soprattutto da parte di Franci, Colette e Nell.
La storia viene raccontata dal punto di vista delle mamme che sembrano molto attente a cercare informazioni, verità , segreti e sembrano essere più avanti anche della polizia.
Diventano delle proprie e vere detective che insieme con il loro senso di maternità e responsabilità voglio trovare a tutti i costi, il piccolo Midas.
Le mamme del gruppo non si conoscono bene tra di loro, quelle poche ore passate assieme non sono state sufficienti per creare un rapporto d’amicizia, in quanto loro condividono solamente la maternità nello stesso mese dell’anno.
Devo dire che la storia mi ha molto appassionata però c’è anche un po’di confusione tra i personaggi, i capitoli non hanno la stessa voce narrante e bisogna stare bene attenti a seguire il racconto.
Tra le quattro mamme non spicca una rispetta all’altra ma risultano tutte interessanti e forse il personaggio di Winnie è quello meno presente, anche se forse doveva essere più partecipe nella narrazione.
Il lettore si trova ad avere dei dubbi sul fatto che una o più delle madri siano coinvolte o meno nel rapimento, c’è una linea sottile tra il sospetto e la colpevolezza ed è proprio in questo che gioca l’autrice.
Il genere psicologico scava proprio nella mente del lettore e lo fa dubitare o meno di quello che legge e di quello che pensa sia successo.
E forse è proprio questo il bello di questa tipologia di libri, tutti posso essere colpevoli, tutti hanno i propri segreti e fino alla fine non sappiamo se quella che abbiamo letto sia la verità .
Un thriller che consiglio ma che sicuramente poteva riservarci delle sorprese in più.
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Si chiamano "May Mothers", perché tutte hanno avuto un figlio nel mese di maggio. Ogni settimana si incontrano in un parco a Brooklyn con carrozzine e biberon al seguito, per scambiarsi consigli e confidenze: Francie, ansiosa e zelante; Colette, dalla vita insopportabilmente perfetta; Nell, manager in carriera incline a qualche drink di troppo; e infine Winnie, sensuale e misteriosa, l'unica madre single del gruppo. Nel tentativo di staccare dalla sfiancante routine, Nell convince Winnie ad affidare per una sera il piccolo Midas a una babysitter di fiducia e a raggiungere le amiche in un locale alla moda. È il 4 luglio, fa un caldo infernale, il pub è affollato e scorrono fiumi di alcol. Ma qualcosa va terribilmente storto. Quando la babysitter chiama piangendo, per le giovani madri è l'inizio di un incubo: il bambino di Winnie è scomparso dalla culla, qualcuno si è introdotto in casa e l'ha rapito. E nel frattempo di Winnie si è persa ogni traccia: si è forse allontanata con quel bel ragazzo che le stava offrendo da bere? O c'è dell'altro dietro il suo strano comportamento? Inizia una corsa contro il tempo per ritrovare il piccolo Midas: 13 giorni in cui tutto viene messo in dubbio e nessuno è immune al sospetto. Perché ogni madre ha i suoi segreti. E ogni donna il suo lato oscuro.
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