oggi vi segnaliamo il libro " La partita perfetta" di Elizabeth Giulia Grey.
Titolo: LA PARTITA PERFETTA
Autore: Elizabeth Giulia Grey
Serie: Novelle Italian style
Genere: Romance contemporaneo
Sinossi:
Può una sola giornata cambiare il destino di due persone che non si erano mai incontrate prima? Quando arriva l’anima gemella, è giusto rimettere tutto in discussione e voltare le spalle a una vita che si credeva quasi perfetta? Asia è la palleggiatrice titolare della Nazionale femminile di pallavolo, è talentuosa e molto amata dalle folle, forse troppo. Ecco perché, all’improvviso e suo malgrado, si trova coinvolta in un gioco di potere che riguarda i più alti vertici della Federazione e che finisce per interessare anche la Nazionale maschile e Mark, il suo capitano. Asia e Mark dovranno fare i conti con qualcosa di più grande di loro, ma anche con una sintonia, un’intesa, un’attrazione che non avevano mai sperimentato prima di allora e che pochi altri hanno la fortuna di provare nella vita. Saranno così coraggiosi da afferrare la felicità di un solo attimo o vi rinunceranno per sempre per timore dell’ignoto?
Immaginiamo che le regole che conosciamo vengano sovvertite, che le carte in tavola vengano rimescolate, facciamoci guidare dalla fantasia, non poniamole alcun limite e lasciamola cavalcare a briglia sciolta come in una favola.
Perché La partita perfetta è proprio questo: una favola moderna che parla di passione, coraggio e soprattutto di sport. Perché lo sport è come la vita, perché lo sport è la vita.
“Quella donna era un problema, un problema perfino più grande di quanto avesse temuto in un primo momento. Non che non fosse brava, tutt’altro. Durante il riscaldamento l’aveva osservata bene, molto bene, ne aveva studiato i movimenti rapidi del corpo, i colpi guizzanti e precisi, ne aveva sondato il viso in un alternarsi di espressioni concentrate e brillanti ed era rimasto affascinato dall’intero pacchetto di forza, determinazione e intelligenza. Così affascinato che aveva iniziato a dubitare di tutto, perfino del fatto che la sua presenza fosse davvero un handicap per la sua squadra. E se Di Miglio avesse avuto ragione? Forse, se loro l’avessero aiutata, Asia avrebbe anche potuto farcela. Forse…
Ma il problema era proprio quello.
L’attenzione dell’intera squadra era convogliata su di lei e solo su di lei, perfino quella di Mark. Sebbene avesse fatto tutto il possibile per ignorarla, infatti, lui per primo aveva fallito miseramente e ora sentiva di aver perso di vista il suo obiettivo, il vero motivo per cui si trovava lì quel giorno. Quella partita era fondamentale per il loro cammino verso il mondiale, dopo un paio di passi falsi era l’ultimo appello per la qualificazione e loro non potevano permettersi di sbagliare, non di nuovo. I ragazzi non avevano bisogno di distrazioni, ma Asia, col quel corpo pazzesco, quel viso intrigante e quello sguardo che sembrava capace di leggerti dentro, era una distrazione continua.”
“Quello che la osservò con più attenzione fu Mark.
Non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. Era ammirato dalla sua fantasia, affascinato dal suo carisma e atterrito dal suo coraggio. Era la prima volta che una donna riusciva a suscitare in lui così tante emozioni differenti. Il suo rapporto con l’altro sesso era sempre stato molto semplice: il suo solo scopo era quello di trovare belle ragazze con cui divertirsi a letto e fuori, ma soprattutto a letto. Alcune di loro sapevano qualcosa di pallavolo, altre assolutamente nulla, ma non era mai stato un problema, la pallavolo era una parte fondamentale della sua vita che amava condividere a piccole dosi e solo con chi nutriva la sua stessa passione sconfinata: i suoi compagni di squadra, suo fratello, che giocava nella lega inglese, i suoi genitori, i suoi allenatori… Ma mai con le donne. Asia, però… Asia era diversa da tutte. Era assurdo, la conosceva appena e per di più all’inizio l’aveva considerata solo un’inutile seccatura, eppure, ora che aveva iniziato a vederla per quello che era realmente, sentiva di avere in comune con lei più di quanto avesse mai avuto con chiunque altro. Aveva la sua stessa smania di dare il massimo, la sua stessa grinta, la sua stessa determinazione, la sua stessa generosità nei confronti dei compagni e, esattamente come lui, non si concedeva mai il lusso di sbagliare. E infatti, non lo faceva mai. Mai.
Il suo palleggio era pazzesco, i suoi movimenti possedevano la leggerezza di una libellula, la grazia di una ballerina e la forza di una tigre e il suo cervello viaggiava perfino più veloce delle sue mani.
Asia era il palleggiatore più forte che Mark avesse mai visto giocare.”
“Lo sport aveva il potere di rendere estreme le sensazioni, di rendere un attimo eterno e le emozioni travolgenti, per lui era sempre stato così. In quel momento, osservando Asia che procedeva al suo fianco, lo sport gli regalò anche un’altra cosa: la capacità di vedere con limpida chiarezza.”
“Quella era una delle ragioni per cui amava così tanto quel gioco: l’emozione di un attimo che finiva per riecheggiare nell’eternità , emozioni così intense che a volte rischiavano di sopraffare e poi sguardi… sguardi così carichi di significato da non necessitare di parole.
Quello che Mark le rivolse quando le tese la mano per aiutarla a rialzarsi era proprio uno di quegli sguardi.”
“Per fortuna c’era Mark.
“Quello che la osservò con più attenzione fu Mark.
Non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. Era ammirato dalla sua fantasia, affascinato dal suo carisma e atterrito dal suo coraggio. Era la prima volta che una donna riusciva a suscitare in lui così tante emozioni differenti. Il suo rapporto con l’altro sesso era sempre stato molto semplice: il suo solo scopo era quello di trovare belle ragazze con cui divertirsi a letto e fuori, ma soprattutto a letto. Alcune di loro sapevano qualcosa di pallavolo, altre assolutamente nulla, ma non era mai stato un problema, la pallavolo era una parte fondamentale della sua vita che amava condividere a piccole dosi e solo con chi nutriva la sua stessa passione sconfinata: i suoi compagni di squadra, suo fratello, che giocava nella lega inglese, i suoi genitori, i suoi allenatori… Ma mai con le donne. Asia, però… Asia era diversa da tutte. Era assurdo, la conosceva appena e per di più all’inizio l’aveva considerata solo un’inutile seccatura, eppure, ora che aveva iniziato a vederla per quello che era realmente, sentiva di avere in comune con lei più di quanto avesse mai avuto con chiunque altro. Aveva la sua stessa smania di dare il massimo, la sua stessa grinta, la sua stessa determinazione, la sua stessa generosità nei confronti dei compagni e, esattamente come lui, non si concedeva mai il lusso di sbagliare. E infatti, non lo faceva mai. Mai.
Il suo palleggio era pazzesco, i suoi movimenti possedevano la leggerezza di una libellula, la grazia di una ballerina e la forza di una tigre e il suo cervello viaggiava perfino più veloce delle sue mani.
Asia era il palleggiatore più forte che Mark avesse mai visto giocare.”
Biografia :
Elizabeth Giulia Grey è nata a New York il 25 agosto 1973 da madre italiana e padre americano. La sua vita si è svolta per lo più in Italia, dove si è trasferita con la madre all'età di quattro anni. È avvocato e vive a Varese con le due figlie Alice e Alessia e il compagno Manuel.
La partita perfetta è il suo terzo romanzo.
Altri romanzi dell’autrice: The right man – La brace sotto la cenere e The right man – La rivincita.
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