Questa nuova scrittrice italiana è stata veramente una
sorpresa, il suo secondo libro “Verità apparenti” mi ha conquistata
completamente.
Titolo: Verità apparenti
Autore Annamaria Alboreo
Casa
editrice ABEditore (collana Narrativa)
Prezzo € 14,90
Pagine: 247
Pubblicato
nel 2014
Sinossi:
È un caso
molto difficile quello seguito da Simone Agresti, agente della Sezione Omicidi
della Polizia di Stato: il cadavere di una giovane ragazza, Daniela Peronesi,
viene trovato nei bagni di un Istituto per Tossicodipendenti a Milano, dove era
in cura da qualche mese. Simone inizia ad indagare e come sempre basa le sue
intuizioni su prove certe e scientifiche.
Di
tutt’altra idea è la sorella Sonia che da qualche mese affronta una nuova
realtà e cioè la capacità inaspettata di sognare il futuro. Per Simone il
paranormale non esiste, è pura fantasia, e rifiuta di credere ai sogni della
sorella. Ma quando, proprio grazie a Sonia, conoscerà Stella Marshall e Silvia
Bianchi, le sue convinzioni muteranno irrimediabilmente.
Stella e
Silvia, la prima in grado di vedere e sentire i fantasmi e la seconda di
sognare il futuro esattamente come Sonia, vedranno la loro vacanza di piacere a
Milano tramutarsi in una pericolosa avventura. Tutto inizia quando Stella vede
il fantasma di Daniela Peronesi che le chiede aiuto, mentre Silvia fa degli
strani sogni che riguardano proprio la vittima dell’omicidio sul quale sta
indagando Simone Agresti.
Riuscirà il
giovane poliziotto a trovare il colpevole? Riusciranno Stella e Silvia a
convincerlo che la verità non è solo quella che appare ai suoi occhi?
Recensione:
Una sorta di incrocio tra un romanzo giallo e un paranormale
con una spruzzata di rosa, questo libro mi ha coinvolto sin dalla primissima
pagina e mi ha rapita per tutto il corso della storia.
Non sono delle frasi fatte, credetemi questo libro mi è
piaciuto davvero tanto.
Il primo personaggio che incontriamo è il poliziotto e
commissario di polizia Simone Agresti, un ragazzo alto, bello con gli occhi
azzurri, ancora single non è riuscito ad avere una relazione seria con nessuna
delle ragazze con cui è stato.
Nel lavoro è impeccabile, una persona che si impegna anima e
corpo a risolvere i casi, che cerca di non farsi coinvolgere troppo dalle
vittime e non perde mai il controllo; ma anche meticoloso, preciso e
appassionato a trovare la soluzione dei delitti.
Ad accompagnarlo nel lavoro un amico fidato Marco, anch’egli
un ragazzo molto dedito sul lavoro che cerca di consigliarlo e aiutarlo, lui ha
una relazione con Sonia che è la sorella di Simone.
Sonia ha un dono, fa dei sogni “premonitori “di quello che
poi accadrà nella realtà.
Simone non crede assolutamente alla sorella, anzi lui pensa
che lei si immagini tutto e che i suoi sogni siano solo delle coincidenze. Infatti
il ragazzo da buon poliziotto non può credere al paranormale, lui si basa
solamente su prove concrete e inconfutabile che abbiano un riscontro
scientifico.
Ecco che a farlo ricredere sull’argomento ci penserà Silvia
ma anche la sorella Stella, le protagoniste che ritroviamo di “Ritorno a Roma”
(che leggerò) romanzo d’ esordio di Annamaria.
Anche loro hanno dei doni paranormali che si intrecceranno
con una serie di omicidi a cui Simone e Marco stanno lavorando.
Silvia come Sonia sogna il futuro mentre Stella può parlare
con i fantasmi e far riconciliare la loro anima sistemando delle situazioni che
era rimaste in sospeso prima di passare oltre.
Non vado avanti a raccontare la trama altrimenti vi
rovinerei la lettura.
Annamaria, ha uno stile semplice ma molto scorrevole, le
scene vengono descritte in modo esauriente e dettagliato così che ci possiamo
immaginare le vicende come se vedessimo un film.
E’ un romanzo giallo quindi c’è la ricerca del colpevole,
lei stessa nell’intervista che vi invito a leggere qui di seguito dice di
ispirarsi a fatti di cronaca che purtroppo oggi giorno ascoltiamo nei vari
telegiornali o talk show.
Solo che qui entrano in gioco altri fattori, il paranormale,
i fantasmi, sogni premonitori e tutta una serie di elementi che ci fanno capire
che la verità non è solo quella che possiamo dimostrare e che tutto non è come
sembra.
Devo dire che è un romanzo di un’autrice emergente che sa il
fatto suo, che deve continuare a scrivere per farsi conoscere e apprezzare dai
più, perché il suo libro non so ha un qualcosa in più che appassiona subito il
lettore, che lo coinvolge e lo emoziona.
La trama che l’autrice crea del giallo è credibile e ben
strutturata, unica considerazione che posso fare per essere sincera è, che a
metà del libro avevo già una vaga idea di chi fosse il colpevole anche se non
avevo delineato al meglio tutti i dettagli.
Direi di tenere d’occhio questa nuova autrice, che ringrazio
per avermi dato fiducia, per la sua gentilezza e serietà.
Ecco i link facebook di Annamaria
Vi invito a continuare la lettura del post è a leggere
questa lunga ed interessante intervista.
Intervista con l’autrice:Annamaria Alboreo
Annamaria Alboreo (foto da Facebook) |
1-Intanto ti ringrazio per aver accettato di rispondere alla
mie domande.
Grazie a te, Alice,
per avermi contattata.
Annamaria ci vuoi
raccontare qualcosa di te?
Posso iniziare col
dirti che mai mi sarei aspettata di
essere qui a rispondere alle tue
domande. Fino a qualche anno fa, mai avrei immaginato di trovarmi a questo
punto. Ho sempre lavorato e pensato alla mia famiglia. Certo, ho i miei
interessi: la più importante è sempre stata la lettura, fin da piccola. Anche
adesso lavoro a tempo pieno, torno a casa e le ore libere le dedico quasi
interamente ai miei familiari. Oggi come oggi, tuttavia, la grande passione che
caratterizza le mie giornate è proprio la scrittura. Se anche non sto
scrivendo, perché sono in ufficio o perché non riesco, penso costantemente ai
miei personaggi e alle storie che voglio raccontare. Ne ho sempre tante in
testa e, quando meno me lo aspetto, mi balena in testa una nuova idea. Per
questo motivo ho quasi sempre con me un quaderno, così posso “buttare giù” le
idee che mi interessano e che potrò inserire nei miei romanzi.
2-Come e quando è nata la tua passione per la scrittura?
Non è una passione che
ho sempre avuto, anche se sono convinta fosse già dentro di me molto prima e
che aspettasse solo il momento buono per uscire. Beh, una notte feci un sogno,
circa cinque anni fa. Mi ricordo chiaramente che, in quel sogno, ero davanti
alla tv e guardavo il trailer di un film, alla fine del quale ho letto il nome
di chi aveva scritto la storia rappresentata: quel nome era proprio il mio.
Quando mi sono svegliata non ho potuto fare a meno di pensare sempre a quel
sogno e alla ragazza che ho “conosciuto” nel trailer. Ricordo che quel giorno
era una domenica e che mi trovavo a casa di mia madre. Decisi di parlare con
mia sorella e fu proprio lei a dirmi che, se ricordavo bene la storia, potevo
provare a scriverla! Così, quasi per gioco e con curiosità, iniziai a buttare
giù le parole, convinta che mi sarei fermata di lì a poco. Poi le parole
diventavano pagine... fino a che “Ritorno a Roma” è diventato il mio primo
romanzo. Quasi subito mi accorsi che scrivere mi piace, e moltissimo. Stella
Marshall è il mio primissimo personaggio, non potrò mai dimenticarla, come succede
per tutti i miei personaggi, ma con lei c’è un legame particolare perché l’ho
sognata.. è un po come se fosse venuta lei a cercarmi, ecco.
3-Quando riesci a trovare il tempo di scrivere?Di giorno o di notte?Alcuni
scrittori dicono che l’ispirazione arriva
dopo il tramonto del sole, per te è così? C’è un luogo dove ami scrivere?
Principalmente di
sera, anche se solo durante il fine settimana riesco davvero a concentrarmi
bene e a lavorare sui miei romanzi. Per me l’ispirazione non è abitudinaria,
diciamo che potrei scrivere a qualsiasi ora, senza distinzione. Quello che
voglio scrivere non lo so prima, non lo programmo, ma man mano che scrivo ho
come la sensazione che le parole escano da sole e che, a volte, siano proprio i
miei personaggi a farmi capire cosa debba accadere. Per quanto riguarda il “dove”
beh... non c’è luogo più bello del mio divano.
4-Ci vuoi parlare dei tuoi romanzi?
Il mio primo romanzo,
come dicevo poco fa, è “Ritorno a Roma” (pubblicato con Lampi di Stampa, 2013)
e si potrebbe definire un fantasy, trattando avvenimenti paranormali. Infatti
sia la protagonista sia il personaggio secondario hanno “poteri” che permette
loro di mettersi in “contatto” con i defunti. Dietro c’è la storia dei due
personaggi femminili che si troveranno chiaramente collegate tra loro, ci sono
colpi di scena sorprendenti, anche romantici, che creano uno stile particolare.
Ho voluto ambientare la storia a Roma perché è una città che mi ha sempre
affascinato e la amo profondamente, la considero come il luogo in cui si
possono realizzare i sogni. La mia avventura da scrittrice è come fosse
iniziata lì, anche se non nella “realtà”.
Il mio secondo romanzo
è un thriller vero e proprio, “Verità apparenti” (ABEditore, 2014) ha le stesse
due protagoniste del primo, anche se la trama è completamente diversa. Di fatti
non necessariamente bisogna leggere prima “Ritorno a Roma”. Questa volta la
storia si svolge a Milano, la mia città. Stella e Silvia partono per la
capitale lombarda con l’intento di fare una vacanza, ma il tutto verrà
stravolto perché Silvia farà dei sogni (questo è il suo “potere”) che si
scoprirà essere collegati a degli omicidi successi negli stessi giorni proprio
a Milano. Stella invece, che ha la capacità di vedere e sentire la presenza dei
defunti, avrà un contatto diretto con una delle vittime di questi omicidi.
Incontreranno così il poliziotto che si occupa delle indagini e da lì la storia
avrà un risvolto davvero inaspettato... e ora basta, altrimenti svelo tutto
anche a chi non lo ha ancora letto.
“La rivalsa”, invece,
è il mio terzo romanzo, uscito proprio quest’anno sempre con ABEditore, ed è
per me una svolta. Questo perché è sempre dello stesso genere dei primi due,
quindi caratterizzato dagli eventi paranormali, ma con dei personaggi nuovi. Ho
amato scriverlo, forse perché nel frattempo sono “maturata” io come scrittrice
ed ho per così dire uno stile diverso, tutto mio. Come i primi due non è
certamente noioso, in quanto c’è di tutto: il mistero, una storia dietro la
storia che ci porta indietro con il tempo, ben al 1925, una storia d’amore e la
scelta che porta la protagonista a cambiare la sua vita.
5-E’stata difficile la promozione del libro? Le case
editrici ti hanno dato una mano o hai dovuto fare tutto da sola?
Il mio editore ha
fatto molto per me, pur non essendo tra i grandi del settore. Grazie a lui e il
suo bellissimo staff ho avuto il piacere, ma soprattutto l’onore, di presentare
“Verità apparenti” al Salone Internazionale del Libro a Torino, nel 2014. Io,
che mai avevo presentato un mio romanzo, mi sono ritrovata dentro il Lingotto e
in mezzo ad altri moltissimi autori; immagina l’emozione: è stato unico ed
indimenticabile. Per la pubblicità stiamo lavorando molto, anche per preparare
altre presentazioni. Grazie ai social e a diverse conoscenze mi sto
organizzando per riuscire a farmi conoscere. Certamente, soprattutto al giorno
d’oggi, non è facile per un autore emergente attirare l’attenzione su di se, ma
non demordo e continuo a lavorare per portare avanti il mio sogno.
6- Cosa ne pensi dell’auto-pubblicazione?
Credo che da qualche
anno a questa parte stia assolutamente prendendo piede. Io stessa, prima di
trovare Lampi di Stampa e ABEditore, ho inizialmente auto-pubblicato “Ritorno a
Roma” con un sito di self-publishing. Sono sempre di più gli autori che come me
vogliono far conoscere il proprio lavoro. Non tutti riescono subito a trovare
un editore disposto a pubblicarli, di conseguenza l’auto-pubblicazione è
certamente un modo per iniziare a veder realizzato il proprio sogno. In molti
hanno iniziato così anche con ottimi risultati, quindi non vedo perché no. Sono
convinta che se si ha una passione, un sogno e la voglia di andare avanti, non
ci si debba arrendere, ma lottare anche da soli, se necessario a raggiungere il
proprio obiettivo.
7- I protagonisti dei tuoi libi sono ispirati a persone
vicino a te oppure sono frutto della tua fantasia?
Un po’ tutti e due. Ne
“La rivalsa”, ad esempio, la protagonista è una mia cara amica: mi sono
ispirata alla sua storia per poi aggiungerci la mia fantasia. Anche nei primi
due ci sono personaggi ispirati ai miei amici, i miei familiari o anche solo
conoscenti. L’ispirazione ti può arrivare da tantissimi elementi o persone,
bisogna solo riconoscerla, farsi trascinare da lei e scrivere, scrivere e
ancora scrivere.
8-Che cosa ti ha ispirato per scrivere i tuoi libri, magari
fatti realmente accaduti a te o conoscenti o magari alla cronaca, alla tv?
Ci sono molti elementi
che mi hanno ispirato, ma soprattutto posso dire di essere attratta dal mistero
e da tutto ciò che gira intorno ad esso. Ho sempre letto libri di ogni genere,
ma i miei preferiti sono sempre stati i thriller. Così anche per i film.
Ovviamente non posso negare di aver preso spunto, purtroppo, anche dalla cronaca
italiana ed estera. Scrivere è un modo per dire come la penso e per contribuire
a rendere onore o meno a determinati fatti. Leggere dovrebbe far parte di ogni
persona, perché i libri sono vita, conoscenza, ma soprattutto sono la libertà
dell’individuo. I libri sono fondamentali, devono essere fondamentali in questa
società.
9-Che tipo di scrittrice sei? Istintiva o riflessiva?
Sicuramente istintiva.
Mi piace seguire l’impulso del momento. Scrivo senza “pensare” troppo, ma
ascoltandomi e ascoltando anche i miei personaggi. È come se loro lavorassero
con me, decidendo della loro esistenza. Le mie storie non sono “decise” a
priori, ma possono cambiare da un giorno all’altro.
10- I tuoi libri sono dei thriller un genere che tu ami molto, quali sono
i tuoi gusti quando leggi?Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so
copertina, trama, autore ecc.?
Come hai detto bene
tu, amo i thriller e rimangono i miei prediletti. Certo non leggo solo quelli,
ma un po di tutto. Mi piace variare e conoscere nuovi autori, per confrontarmi
e apprendere. Li scelgo sempre istintivamente, quando leggo la trama deve
“accendersi una lampadina”, quella che ti dice di comprare o meno quel libro.
Sicuramente a colpo d’occhio la copertina fa la sua parte, ma non è
fondamentale per me.
11-A quali scrittori ti ispiri?
Il mio “maestro” è
sicuramente Jeffery Deaver. Secondo me i suoi libri sono i migliori, lui ha la
capacità di incollare il lettore alle pagine, fino alla fine, e quando credi di
aver capito qualcosa della storia, improvvisamente ti sorprende e cambia tutto.
È incredibile! Un’altra scrittrice bravissima ed italianissima come me è
Alessia Gazzola. Anche i suoi libri hanno lasciato il segno su di me. Il suo
stile è inconfondibile. La ammiro molto.
12-Quando hai scritto il tuo primo libro/racconto?
Cinque anni fa ho
iniziato a scrivere “Ritorno a Roma”. Da piccola non ho mai scritto, ma mi pento
amaramente di non aver iniziato prima.
13-Pensi che scrivere possa diventare un vero e proprio
lavoro e non solo un hobby?
Magari. È il mio
sogno. Se scrivere diventasse il mio lavoro sarei la donna più felice del mondo.
Certo non è una cosa facilmente realizzabile. Tuttavia scrivere già così non è
solo un hobby per me, ma una fonte di felicità.
14-Hai altre passioni oltre la scrittura?
Sì, da qualche tempo
ho iniziato uno sport che mi ha molto appassionata e che ti porta a cambiare
anche il tuo modo di pensare. Sto parlando di CrossFit, in Italia sta prendendo
piede ed è sempre più conosciuto. Oltre a mantenere il corpo in forma ed in
salute, migliora la tua mente perché ti porta a superare i tuoi limiti, quelli
che mai avresti pensato di superare. Questo aspetto poi, senza che tu te ne
accorga, si riflette sulla tua vita e ti fa affrontare le difficoltà in maniera
diversa.
15-Cosa significa per te scrivere?
Questa non è una
domanda facilissima a cui rispondere. Scrivere per me significa molte cose.
Inizio col dire che è la cosa che mi fa stare meglio in assoluto. Significa per
me buttare fuori tutta la mia interiorità, sia nel bene sia nel male. Metto
qualcosa di me in ogni parola, in ogni frase e in ogni pagina. Lascio un pezzetto
di me in tutte le mie storie, ma senza che vada perso, anzi. Scrivere non è mai
perdere, ma significa migliorare e migliorarsi, significa arricchire la mia
persona.
16-Qual è il tuo libro preferito? E perché?
“Se questo è un uomo”,
per il suo profondo significato, per l’autore e perché ricordo che da quando
l’ho letto, da bambina, non ho più smesso di leggere. Quindi devo dire grazie a
questo libro.
17-Come il tuo rapporto con i lettori?
Ad oggi non ti saprei
dire. Ricevo un sacco di complimenti ed è una bellissima soddisfazione. Spero
di conoscere sempre più lettori che si possano appassionare ai miei romanzi, ma
spero di ricevere anche delle critiche che possano aiutarmi a capire dove devo
migliorare e dove sbaglio.
18-Ami i social network? Pensi che possano aiutare un
giovane autore a farsi conoscere?
Amarli non so..
sicuramente sono utili se usati nella maniera giusta... e qui si apre un mondo.
Per un autore emergente Facebook è molto utile, grazie alla presenza di gruppi
e pagine dedicate proprio a chi cerca libri e a chi come me vuole far conoscere
i propri. Di conseguenza sono favorevole al farsi pubblicità attraverso i
social.
19-Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice
ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito,
e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come
vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Domanda davvero
impegnativa, sì! Allora, se si trattasse di apportare delle modifiche
costruttive al fine di migliorare la storia e i personaggi, perché no, anzi. Se
invece si trattasse di stravolgere tutto,
andando ad eliminare così anche il mio stile, allora il discorso cambia. Se non
ci fosse più nulla di mio allora non sarebbe più di fatto un mio
libro.
20-C’è qualcosa che bolle in pentola un nuovo romanzo?
Assolutamente sì... Sto
lavorando da circa otto mesi al mio quarto romanzo. È un genere tutto nuovo per
me, ma non voglio aggiungere altro. Ci saranno delle grosse e belle novità.
Gli altri romanzi di Annamaria Alboreo
Ritorno a Roma
Titolo: Ritorno a Roma
Autore: Annamaria Alboreo
Casa editrice: Lampi di Stampa (collana TiPubblica)
Prezzo € 16,80
Pagine: 260
Data di uscita 2013
Sinossi:
Stella Marshall è una diciannovenne inglese che ha sempre
vissuto a Londra, ma fin da piccola ha desiderato trasferirsi a Roma, la città
natale di sua madre. Con la complicità di Hanna, la sua amica d'infanzia che si
trova proprio a Roma per uno stage, riesce a convincere i genitori e partire
alla volta dell'Italia. La ragazza si innamora della capitale all'istante, come
se tra lei e questa città ci fosse un legame speciale. Dopo qualche giorno
incontra Silvia Bianchi, una ragazza romana conosciuta su Facebook, con la
quale nasce una forte amicizia, ma dai risvolti inaspettati. Ben presto Stella
si trova di fronte ad una realtà che non aveva mai considerato prima. Ricevendo
la visita di un fantasma che le chiede aiuto, scopre di avere poteri
extrasensoriali dei quali ignorava l'esistenza.
La Rivalsa
Titolo La rivalsa
Autore
Annamaria Alboreo
Casa
editrice: ABEditore (collana Narrativa)
Pagine: 236
Sinossi:
Laura Prosperi è una giovane donna con una grande voglia di
cambiamento. Quando decide di andarsene dalla casa d’infanzia, condivisa da
sempre con i suoi genitori, trova in un palazzo antico di Milano l’appartamento
dei suoi sogni. Decisa ad iniziare la sua nuova vita, ci si trasferisce con
tutto l’entusiasmo possibile.
Non può certo immaginare, tuttavia, in quale modo gli eventi
porteranno a cambiarle tutto, comprese le sue più profonde convinzioni.
A stravolgere le giornate di Laura saranno i nuovi incontri,
inaspettati e imprevedibili, dettati dalla presenza di qualcuno che si aggira
per le stanze del palazzo.
Una nuova amicizia la porterà così a scoprire i segreti
inconfessabili e da sempre tenuti nascosti all’interno di quelle antiche mura.
Chi vive con loro nel palazzo e cosa vuole?
Il coraggio e la determinazione di Laura saranno
fondamentali per arrivare a scoprire la verità, tenuta ben nascosta dal lontano
1925.
Buone letture!
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