Alcune settimane fa vi ho raccontato la serata di premiazione del Premio Strega 2015 che si è concluso con la vittoria di Nicola Lagioia con il libro “La ferocia”.
Oggi invece parliamo dell’altro importante premio italiano, il Bancarella.
Il vincitore è stato scelto da oltre 200 librai italiani ecco la sestina finalista:
-Enrico Ianniello con “La vita prodigiosa di Isodoro Sifflotin” casa editrice Feltrinelli pag.267 €16,00
-Mallok con “I volti di Dio” casa editrice edizione e/o pag.352 €16,50
-Massobrio Giulio con “Rex” casa editrice Bompiani pag. 538 € 19,00
-Sara Rattaro con “Niente è come te” casa editrice Garzanti pag.219 € 14,90
- Paolo Roversi con “Solo il tempo di morire” casa editrice Marsilio pag.461 € 19,00
-Simona Sparaco con “Se chiudo gli occhi” casa editrice Giunti pag. 272 € 16,00
Il 19 luglio 2015 si è svolta la premiazione della 63a edizione, che ha visto trionfare anche se per un solo punto, Sara Rattaro con il romanzo “Niente è come te”.
Ecco in dettaglio i punti che sono stati assegnati:
Sara Rattaro:78 voti
Simona Sparaco: 77 voti
Iannello Enrico: 74 voti
Paolo Roversi : 50 voti
Massobrio Giulio:39 voti
Mallock: 33 voti
Partiamo con i nostri amici maschi e per concludere con le due donne che si sono contese il premio.
Iannello Enrico- “La vita prodigiosa di Isodoro Sifflotin”
Volto già noto in tv, è un attore della fiction campione di ascolti “Un passo dal cielo” nel quale interpreta il commissario Vincenzo Nappi, questo è il suo primo romanzo che ha vinto il Premio Campiello Opera prima 2015.
Sinossi:
Sulla caviglia dello stivale Italia, là dove sta l'osso pezzillo, nasce il nostro eroe, Isidoro Sifflotin. Nella casetta di Mattinella, che sta su da trecento anni e "non crollerà mai", il prodigioso guagliunciello Isidoro affina una dote miracolosa, ricevuta non si sa come da Quirino, il padre strabico, poetico e comunista, e da Stella, la mamma pastaia. Qual è questa dote? La più semplice: Isidoro sa fischiare, e fischia in modo prodigioso. Con il suo inseparabile merlo indiano Alì dagli sbaffi gialli, e l'aiuto di una combriccola stralunata, crea una lingua nuova, con tanto di Fischiabolario, e un messaggio rivoluzionario comincia magicamente a diffondersi. Proprio quando il progetto di un'umanità felice e libera dal bisogno sta per prendere forma, succede qualcosa che mette sottosopra l'esistenza di Isidoro. "Tutto quello che cresce si separa": con addosso questo insegnamento di mamma Stella, Isidoro, ormai ragazzo, scopre Napoli e si imbatte, senza neanche rendersene davvero conto, in un altro linguaggio prodigioso e muto: quello dell'amore.
Paolo Roversi- “Solo il tempo di morire”
Paolo Roversi è scrittore, giornalista ed esperto di ICT e vive a Milano.
Si è laureato in Storia contemporanea all’Università Sophia Antipolis di Nizza con una tesi sull’occupazione italiana in Costa Azzurra durante la seconda guerra mondiale.
Viene spesso definito come il golden boy del giallo italiano, ha pubblicato tra gli altri, romanzi gialli con protagonista il giornalista hacker Enrico Radeschi: Blue Tango - noir metropolitano (Stampa Alternativa), La mano sinistra del diavolo (Mursia) con cui ha vinto il Premio Camaiore di Letteratura Gialla 2007 ed è stato finalista del Premio Franco Fedeli 2007, e Niente baci alla francese (Mursia).
Dirige MilanoNera web press, un portale dedicato interamente alla letteratura gialla che viene anche pubblicato e distribuito gratuitamente in libreria ogni due mesi.
Sinossi:
Prima che Milano diventi la città da bere qualcuno deve conquistarsi il proprio posto al sole sotto la Madonnina. In lizza ci sono tre banditi con le rispettive batterie, e uno sbirro cocciuto e implacabile pronto a contrastarli. Sullo sfondo, la Milano degli anni Settanta e Ottanta, la città rossa, teatro di una lotta senza quartiere per la supremazia fra grandi organizzazioni criminali e nascenti bande spietate. Ognuna col proprio sogno terribile e ambizioso: Faccia D’Angelo, il Catanese e il bandito dagli occhi di ghiaccio, tre uomini molto diversi che si contendono la supremazia su una metropoli fatta di rapine e gioco d’azzardo, di bische e rapimenti, di bordelli di lusso e di ruffiani, di bombe e morti ammazzati, di camorristi e mafiosi, di donne bellissime e pericolose, di auto potenti e abiti sartoriali ma, soprattutto, di fi umi di cocaina e denaro. Un romanzo che è una corsa a perdifiato dal 1972 al 1984, dodici anni di storia criminale che hanno cambiato faccia alla città e all’Italia.
Giulio Massobrio– “Rex”
Sinossi:
1938. Nancy, una giovane e affascinante archeologa e cacciatrice di opere d'arte americana, scova un'antica pergamena di epoca romana che disegna un labirinto di grotte sotterranee. Anche i nazisti cercano la pergamena, che non deve assolutamente cadere nelle mani degli alleati: Hans Keller astuto e fanatico agente segreto di stanza a Genova ha il compito di recuperarla e uccidere chiunque ne conosca l'esistenza. Nancy, temendo che la pergamena possa esserle rubata, ne fa fare una copia, quindi, a bordo del transatlantico Rex salpa da Genova alla volta degli Stati Uniti. Sul Rex, in un luogo dove a nessuno verrebbe mai in mente di cercarlo, nasconde l'originale della pergamena. Hans Keller si impadronisce dunque della copia, non sospettando il trucco escogitato da Nancy. 1944. I nazisti scoprono lo stratagemma di Nancy e danno il via a una caccia affannosa che attira l'attenzione degli Alleati, i quali incaricano Martin Davies, agente segreto e storico dell'arte di padre inglese e madre italiana, di seguire le tracce di Nancy e capire dove la mappa si nasconde. Il nazista Hans Keller deve evitare lo stesso errore di sei anni prima, e entrare definitivamente in possesso della pergamena. Tra i vicoli quasi gotici di Genova, a bordo del leggendario transatlantico Rex, fino a Trieste Giulio Massobrio dà vita a una fulminante caccia al tesoro, un thriller dove l'onore, l'arte, l'archeologia, l'amore, la morte si sfidano senza esclusione di colpi.
Mallock-“I volti di Dio”
Sinossi:
Dare la caccia a un serial killer, in fondo, rientra nei compiti normali della polizia. Non però quando l’omicida ha cominciato a uccidere nel 1929 e, dopo più di ottant’anni e con duecento cadaveri alle spalle, è ancora a piede libero! Il caso viene affidato al commissario Mallock dopo che generazioni di poliziotti, inclusi i detective dell’fbi, hanno cercato invano di identificare e prendere l’assassino. Ma il Truccatore sembra inafferrabile, immortale, invisibile, con il dono dell’ubiquità. E sembra scegliere le sue vittime totalmente a caso. Unico punto in comune, il trucco che applica minuziosamente alle loro facce dopo averle torturate: rossetto, ombretto, cipria, fard… Uno sberleffo per chi è invano sulle sue tracce, o quei volti inquietanti di cadaveri imbellettati hanno un significato più profondo? Questa volta neanche Mallock sembra in grado di risolvere il misterioso enigma, almeno fino a quando non decide di fare ricorso a certe sostanze stupefacenti di sua conoscenza che lo porteranno in una realtà parallela… È un’altra avventura mozzafiato del commissario Amédée Mallock, già noto al pubblico per Il cimitero delle rondini: ancora una volta lo vediamo alle prese con i più sofisticati sistemi d’indagine e con il mondo del paranormale, con il suo fascino da rubacuori e con una cronica solitudine da misantropo, con le sue arti culinarie per organizzare cene fra amici e con la tristezza esistenziale che non lo abbandona mai, sempre però assistito e sostenuto dai fedelissimi cinque di Fort Mallock
Simona Sparaco-“Se chiudo gli occhi”
Scrittrice e sceneggiatrice.
Dopo aver preso una laurea inglese in Scienze della Comunicazione e aver vissuto all'estero, spinta dalla passione per la letteratura è tornata in Italia e si è iscritta alla facoltà di Lettere, indirizzo Spettacolo. Vive tra Roma e Singapore.
I suoi libri:
The Sleepers-Azimut
Lovebook-Newton Compton editori
Bastardi senza amore-Newton Compton editori
Nessuno sa di noi-Giunti
Mi soffermo un attimo su di lei, in quanto è una scrittrice che mi piace molto, anche se ho letto solamente Lovebook, tra non molto affronterò anche Nessuno sa di noi, forse fino ad oggi il suo romanzo più conosciuto, finalista nel 2013 del prestigioso Premio Strega, ma che si è aggiudicato lo stesso anno il Premio Roma.
Simona mi ispira fiducia e ha un modo di scrivere molto particolare, mi ha colpito una sua intervista dove ha detto che all’inizio scriveva per se stessa ma che ora dopo il suo enorme successo ha anche una responsabilità verso i lettori. Peccato non abbia vinto.
Ecco la sinossi del suo ultimo libro, “Se chiudo gli occhi”:
Viola nella vita ha imparato molto bene una cosa: a nascondersi. Abiti di una taglia sempre troppo grande, un lavoro che non le dà alcuna soddisfazione e ben lontano dalle sue passioni di bambina, un bravo ragazzo come marito, con cui però, forse, l'amore non c'è mai stato. Poi un giorno, mentre sta sviluppando rullini di gente infelice al centro commerciale, si fa largo tra la folla un uomo alto e dinoccolato, ancora bello nonostante l'età: è suo padre, l'artista famoso, l'irregolare, l'eterno bambino. È tornato, è venuto a cercarla per proporle un viaggio nelle Marche, la loro terra d'origine, e per dirle una cosa molto importante. Ma come fidarsi un'altra volta dell'uomo che l'ha abbandonata? Come credere di nuovo a una delle sue funamboliche storie? La tentazione è troppo forte e Viola accetta. Un segreto custodito per anni condurrà padre e figlia alle pendici dei Sibillini dove Viola sarà travolta da una nuova forza e una nuova luce, proprio come il cielo di quei posti. È un viaggio magico se il prezzo della felicità è abbandonarsi con gli occhi chiusi al potere della vita e all'amore che è pronto ad accoglierci.
Sara Rattaro-“Niente è come te”-Vincitrice
Sara Rattaro nasce e cresce a Genova, dove si laurea con lode in biologia e scienze della comunicazione.
I suoi libri:
Sulla sedia sbagliata-Morellini
Un uso qualunque di te-Giunti
Non volare via-Garzanti
Non ho mai affrontato questa autrice, però le trame dei suoi romanzi mi sembrano molto interessanti.
Sinossi:
Due scatole colme di libri, pupazzi e tante fotografie. Tutto il mondo di Margherita è racchiuso in quelle poche cose. In spalla il suo adorato violino e tra le mani un biglietto aereo per una terra lontana: l'Italia. La terra dove è nata e che non rivede da quando è piccola. Ma ora è lì che deve tornare. Perché a quasi quindici anni Margherita ha scoperto che a volte è la vita a decidere per noi. Perché c'è qualcuno che non aspetta altro che poterle stare accanto: Francesco, suo padre. Il suono assordante dell'assenza di Margherita ha riempito i suoi giorni per dieci anni. Da quando sua moglie è scappata in Danimarca con la loro figlia senza permettergli di vederla mai più. Francesco credeva fosse solo un viaggio. Non avrebbe mai pensato di vivere l'incubo peggiore della sua vita. Eppure, ora che Margherita è di nuovo con lui, è difficile ricucire quello che tanto tempo prima si è spezzato. Francesco ha davanti a sé un'adolescente che si sente sbagliata. Perché a scuola è isolata dai suoi compagni e a casa passa le giornate chiusa nella sua stanza. Ma Francesco giorno dopo giorno cerca la strada per il suo cuore. Una strada fatta di piccoli ricordi comuni che riaffiorano. Perché le cose più preziose, come l'abbraccio di un padre, si possiedono senza doverle cercare. E quando Margherita ha bisogno di lui come non mai, Francesco le sussurra all'orecchio poche semplici parole per farle capire quanto sia speciale: "Niente, ma proprio niente, è come te, Margherita".
Buone letture!
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